Ticino

Familiari curanti, il 30 ottobre al centro la salute mentale

Quattro eventi a Bellinzona, Lugano, Locarno e Mendrisio all'insegna di un concetto principale: prendersi cura di sé per poter aiutare gli altri

Ricorrenza importante
(Ti-Press)
16 ottobre 2023
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Il 30 ottobre sarà la Giornata dei familiari curanti, e il Canton Ticino dedicherà al tema una serie di eventi aperti al pubblico a Bellinzona, Lugano, Mendrisio e Locarno che saranno dedicati, in particolare, al benessere e alla salute mentale delle e dei familiari curanti: una persona su quattro, stando alle statistiche nazionali.

"Prendersi cura di una persona cara è un impegno arricchente che tuttavia, soprattutto se prolungato nel tempo, può risultare anche complesso e faticoso" scrive il Consiglio di Stato. Riconoscerlo "è importante, ma parlarne talvolta è ancora considerato tabù". Per questa ragione il Dipartimento sanità e socialità (Dss) e la Piattaforma familiari curanti "desiderano ribadire un concetto tanto semplice quanto essenziale: per potersi prendere cura di altre persone è necessario innanzitutto prendersi cura di sé".

Sarà dunque la salute mentale al centro degli eventi all'insegna di spettacoli teatrali, laboratori narrativi, visite al museo, momenti di meditazione, attività di movimento e incontri con professionisti. Tutti gli eventi sono gratuiti e aperti alla popolazione, ma alcune attività sono riservate ai familiari curanti".

Per promuovere l'iniziativa, "quest'anno il Dss ha potuto fare affidamento sulla preziosa collaborazione dell'Unione farmaceutica distribuzione, grazie alla quale è stato possibile distribuire il materiale promozionale a 180 farmacie presenti sul territorio".

Tra le occasioni che porta con sé questa Giornata, c'è anche quella "privilegiata" destinata a "promuovere le principali novità del settore, tra le quali quest'anno figura la nuova formazione ideata dal Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della Supsi. Un importante strumento per i professionisti e le professioniste che si ritrovano regolarmente a collaborare con familiari curanti".