È quanto afferma il Movimento della Scuola, che chiede al governo di ritirare il Messaggio e riavviare la procedura
La nuova Legge delle scuole dell’obbligo merita una consultazione ampia, che coinvolga anche i docenti. È quanto afferma il Movimento della Scuola che, attraverso una presa di posizione inviata al Dipartimento educazione cultura e sport (Decs) chiede di ritirare il Messaggio e riattivare (da capo) la consultazione. “I tempi previsti e le modalità proposte escludono di fatto la possibilità che i Collegi dei docenti, definiti dalla Legge della Scuola, unitamente alle direzioni, come ‘organi di conduzione’, possano dare un contributo costruttivo alla discussione. Non è in questo modo che si responsabilizzano i docenti, soprattutto tenendo conto che, fra le novità surrettiziamente integrate nella nuova legge, figurano aspetti di sicura importanza”, si legge nella lettera. Tra questi: il superamento dei corsi attitudinali e di base alla scuola media, la ridefinizione del passaggio dal primo biennio al secondo con inserimento nello stesso articolo delle forme didattiche ammesse e l’inserimento di un profilo delle competenze degli allievi. Il ritiro del Messaggio, secondo il Movimento della Scuola, non dovrebbe costituire un problema a livello di tempistiche: “Non si rileva di fatto una urgenza particolare visto che, come si può leggere nel comunicato stampa del Decs del 29 marzo, in ogni caso la nuova Legge delle scuole dell’obbligo non entrerà in vigore prima dell’anno scolastico 2025-26”.
La consultazione, va ricordato, era stata avviata dal Decs dopo richiesta esplicita della Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio. La sua scadenza è prevista il 31 ottobre.