Ticino

La fiduciaria di Chiesa e Marchesi era a norma?

Secondo il Tages Anzeiger, nella società per un certo periodo non sarebbe stato impiegato nessun fiduciario. La replica: tutto legale

Piero Marchesi e Marco Chiesa
(Ti-Press)
29 settembre 2023
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Un’inchiesta del Tages Anzeiger getta ombre sulla Ticiconsult, la fiduciaria gestita dal consigliere agli Stati Udc Marco Chiesa insieme al compagno di partito Piero Marchesi, presidente della sezione cantonale, e all'avvocato ed ex procuratore federale Pierluigi Pasi, vicepresidente dell'Udc Ticino. Secondo il quotidiano svizzero-tedesco, la società, che si occupa fra l'altro della tenuta di contabilità e di consulenze, avrebbe violato per poco più di un anno la Legge cantonale sull'esercizio delle professioni fiduciarie (LFid) non avendo impiegato nessun fiduciario iscritto all'albo cantonale e quindi al beneficio dell'autorizzazione rilasciata dall'Autorità di vigilanza ticinese. Da un mese però la fiduciaria è a norma, disponendo di un fiduciario commercialista.

La legge sull’esercizio della professione di fiduciario (lFid), all’art. 6 prevede che “le persone giuridiche, le società di persone e le ditte individuali possono esercitare le attività disciplinate dalla presente legge se al loro interno opera almeno un fiduciario autorizzato; egli deve svolgere l'attività professionale nell'azienda e avere diritto di firma iscritto nel Registro di commercio”.

Ma, secondo le ricerche svolte dal Tages Anzeiger, dal 23 giugno 2022 nella società non è stato impiegato nessun fiduciario autorizzato. Solo il 29 agosto 2023, dopo che il caso era giunto all’attenzione dell’autorità di vigilanza e dell’associazione dei fiduciari ticinesi, Ticiconsult ha iscritto nel registro di commercio un fiduciario autorizzato, a sua volta titolare di una propria fiduciaria che ha trasferito la propria sede legale presso il recapito di Ticiconsult.

Interpellati dal Tages Anzeiger, Chiesa, Marchesi e Pasi affermano che la fiduciaria ha operato invece secondo la legge in quanto l'iscrizione di Pasi ottempera al requisito di avere un avvocato iscritto al registro di commercio, in quanto la LFid prevede alcune eccezioni per gli avvocati, ad esempio la possibilità di offrire servizi fiduciari nei loro studi legali a fianco dell'attività legale vera e propria. Tesi, però, smentita dall’Associazione dei fiduciari.

In una successiva presa di posizione, Chiesa, Marchesi e Pasi hanno bollato l'inchiesta giornalistica come un tentativo di danneggiarli in vista delle prossime elezioni federali: secondo i tre, nel registro di commercio del Ticino esistono diverse fiduciarie con avvocati, ma senza fiduciario. Inoltre, ribadiscono che la nomina recente di un fiduciario non è da collegarsi all’attenzione mediatica che ha avuto la vicenda di recente, essendo già in precedenza sufficiente l’iscrizione di Pasi al registro di commercio.

Tesi contraddetta, però, da Giuseppe Colombi, direttore generale dell'autorità di vigilanza fiduciaria ticinese, che a sua volta ha sottolineato che una società fiduciaria ha bisogno di "un proprio fiduciario autorizzato nel suo staff".