È quanto afferma la Confraternita del pane, che ha esaminato il prodotto di molti panifici ticinesi nel 2023
Caldo e umidità influenzano la produzione del pane. Nonostante nel 2023 questi due fattori si siano presentati in maniera particolarmente accentuata, la qualità dei prodotti confezionati dai panettieri ticinesi non ne ha risentito. È quanto afferma la Confraternita ticinese dei cavalieri del Buon Pane, che si occupa da oltre 50 anni di tramandare la cura e l’amore verso questo prodotto. Tra i compiti della Confraternita c’è anche quello di analizzare annualmente − in collaborazione con la società maestri panettieri, pasticceri, confettieri (Smppc) − la qualità del pane che finisce nei negozi e poi sulle tavole del cantone.
“I punteggi raggiunti sono di tutto rispetto − afferma la Confraternita in una nota −. Superano la barriera della valutazione ‘bene’ sia per il pane semi-bianco (pane comune) che per il secondo pane esaminato”. Quest'ultimo è un pane speciale, scelto dal Consiglio dell’Ordine (che è l’organo esecutivo della Confraternita). “Quest’anno si è trattato del ‘weggli’, un impasto di pane con aggiunta di latte che risulta molto morbido ed è adatto per colazioni e merende”. Le giurie, fa sapere la Confraternita, sono divise in due regioni: Sopraceneri e Sottoceneri. "Hanno valutato i pani raccolti presso i membri della Smppc. L’esame è facoltativo per i panifici e obbligatorio solo per i Cavalieri del Buon Pane. Per la ricerca si utilizzano delle schede di valutazione, appositamente create e uguali in tutta la Svizzera".
La Confraternita invita anche i consumatori a scegliere, nel limite del possibile, l’acquisto dei prodotti di panetteria preparati dagli artigiani del settore. “I fornai rimangono gli unici a formare i nostri giovani apprendisti del settore”. Inoltre, “sono da preferire i pani a lunga conservazione, che si accompagnano molto bene a un’alimentazione sana”.