Il comitato della Conferenza dei direttori e delle direttrici cantonali di giustizia boccia le modifiche al Codice decise dal parlamento federale
“Le norme introdotte creano maggiori costi ai Cantoni e alle rispettive autorità giudiziarie penali, senza però permettere una maggiore efficienza nel perseguimento dei delitti e dei crimini”. È lapidario il giudizio del comitato della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei Dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (Cddgp) riunitosi di recente in alta Valle di Blenio, sull’impatto delle modifiche al Codice di procedura penale decise dal parlamento e che entreranno in vigore a inizio 2024.
Durante i due giorni di lavoro, il comitato, si legge in una nota del Dipartimento ticinese delle istituzioni, ha affrontato diversi temi legati sia alla sicurezza del Paese, che saranno discussi nell'assemblea plenaria di fine novembre, sia all'attualità. Tra questi la revisione della procedura penale. Revisione che il comitato, di cui fa parte anche il direttore del Di Norman Gobbi, boccia.