Ticino

‘Le facilitazioni per gli abbattimenti dei lupi non ci sono’

Lo denuncia l'Associazione per la difesa del territorio dai grandi predatori. ‘Da luglio è in vigore la nuova Ordinanza, ma gli effetti non si vedono’

Quattro le richieste di abbattimento inviate al Consiglio di Stato
(Ti-Press)
8 agosto 2023
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“La situazione sul fronte lupi sta ulteriormente e rapidamente degenerando nonostante in luglio sia entrata in vigore la nuova Ordinanza federale sulla caccia. Le autorità avevano promesso di facilitare l’abbattimento dei lupi problematici, eppure in Ticino non abbiamo notato alcuna facilitazione, anzi siamo stati confrontati con ostacoli e argomenti inaccettabili quando abbiamo richiesto interventi energici e inequivocabili”.

È quanto scrive l'Associazione per la Protezione del Territorio dai Grandi Predatori (APTdaiGP), preoccupata per l'aumento di predazioni e avvistamenti registrato nelle ultime settimane. “A smentita di quanto vanno affermando certi ambienti che, pur senza dati accertati o che includano il Ticino, diffondono notizie fuorvianti e rassicuranti, siamo costretti a segnalare che, purtroppo, anche durante questa estate gli avvistamenti e le predazioni da lupo si intensificano in maniera preoccupante” scrive l'ATPdaiGP, che sottolinea come siano già quattro le richieste di abbattimento inviate al Consiglio di Stato per sollecitare le autorità a mettere in pratica misure maggiormente incisive e contenere l’impatto delle predazioni sul settore agricolo. A ribadire questa posizione ci ha pensato anche Germano Mattei, del Movimento Montagna Viva: “È un disastro e siamo preoccupati. Il governo è silente e la nuova Ordinanza federale non ha effetti”.

Diversi gli esempi citati dall'ATPdaiGP. Tra questi c'è anche una predazione registrata negli scorsi giorni in Valle di Blenio, in direzione del passo della Greina: “Un lupo negli scorsi giorni ha operato due attacchi a un gregge custodito da un pastore e ha ucciso 13 ovini. 10 sono ancora dispersi – fa sapere l'ATPdaiGP –. L’allevatore, scoraggiato, ha scaricato l’alpeggio anticipatamente e ha portato i propri animali (oltre un centinaio) nell’azienda sul fondovalle bleniese. Rileviamo che si tratta di un allevatore che caricava quell’alpeggio da 26 anni sfruttando un pascolo d’alta montagna con ottima erba, dove gli animali trascorrevano l’estate in tutta libertà e tornando al piano in piena forma”.