Ticino

‘Attenzione alle minoranze, di qualsiasi tipo, da rinnovare’

Per il 1° Agosto Carobbio ricorda un preciso passaggio della Costituzione: la forza di un popolo si commisura al benessere dei suoi membri più deboli

(Ti-Press)
1 agosto 2023
|

È nella cornice del Museo Vela di Ligornetto che la direttrice del Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs) Marina Carobbio ha tenuto la propria allocuzione in occasione della Festa del Primo agosto. Un'occasione «che ci permette di riflettere sulla nostra storia, su chi siamo come popolo e nazione e su chi vogliamo essere – ha esordito Carobbio –. E non può esserci luogo più adatto di un Museo per incontrare la nostra Storia, o parte di essa, e aprirci a quanto ci circonda. A maggior ragione se il Museo, come è il caso del Museo Vela, propone attività volte a coinvolgere il pubblico, è luogo di socialità e di condivisione aperto all’interculturalità».

Vincenzo Vela, ha ricordato la consigliera di Stato socialista, «seppe coniugare arte e dibattito pubblico e politico, e grazie alla sua spiccata sensibilità sociale, che si rispecchia anche nelle sue opere, fu attento al mondo del lavoro, ai “poveri oppressi, ai martiri del lavoro”». Un’attenzione che secondo Carobbio «oggi dobbiamo rinnovare, non solo nelle parole dei discorsi del 1° Agosto, ma soprattutto nelle scelte politiche del nostro Paese dando voce anche a chi non ce l’ha e non riesce a farsi sentire. Alle minoranze di qualsiasi tipo, culturali, di genere, persone con un passato migratorio».

‘La Svizzera è terra di incontro di donne e uomini con lingue, culture e origini diverse’

Un dare voce che nella visione di Carobbio si deve coniugare anche con «accoglienza e ospitalità dignitosa a donne e uomini in fuga da povertà e guerre dando così seguito a quanto dice il preambolo della nostra Costituzione – il 12 settembre ne ricorrono i 175 anni – di “rafforzare la libertà e la democrazia, l’indipendenza e la pace, in uno spirito di solidarietà e di apertura al mondo” e che “la forza di un popolo si commisura al benessere dei più deboli dei suoi membri”».

Infine la consigliera di Stato ha esortato a tenere presente che «la Svizzera è terra di incontro di donne e uomini con lingue, culture e origini diverse che contribuiscono all’identità del nostro Paese, arricchendoci e facendoci crescere come individui e come comunità».