Un'interrogazione di Giulia Petralli (Verdi) chiede la posizione del governo sui cambiamenti che entreranno in vigore da settembre
I cambiamenti della formazione professionale, una delle più importanti in Ticino, che entreranno in vigore a settembre preoccupano diversi docenti. È quanto afferma un’interrogazione di Giulia Petralli (Verdi), che chiede al governo una sua valutazione su quali saranno gli effetti sull’insegnamento e sul corpo docenti. “All’insegnamento per materia — scrive Petralli, che ricorda anche come l’introduzione di cambiamenti sia slittata di un anno rispetto a quanto voleva l’autorità federale — si sostituirà un insegnamento orientato all’acquisizione di competenze operative in situazione professionali frequenti. Una disintegrazione delle discipline". L’interrogazione sostiene che “l’apprendista verrà formato come esecutore. Ne consegue che la formazione professionale scolastica sarà impoverita. La scuola fornirà solamente un sapere parcellizzato, svuotato del suo contenuto culturale e pedagogico”.
L’atto parlamentare segnala anche la difficoltà dei docenti incaricati. “Un problema occupazionale è emerso alla Scuola cantonale di commercio (Scc) a seguito di una segnalazione di docenti”. Segnalazione che, sottolinea Petralli, sarebbe dovuta arrivare da parte del Dipartimento. “Ai docenti di comunicazione con nomina parziale, per i quali è prevista una riduzione orari il prossimo anno. La motivazione è la riduzione del numero delle classi”.
Al governo si chiede quindi quanti saranno gli apprendisti interessati dal cambiamento, qual’è stato il coinvolgimento dei docenti e come cambierà il loro grado occupazionale.