Ticino

Il Centro svela le sue carte per le Federali

L'uscente Fabio Regazzi candidato sia al Nazionale che agli Stati. Per la Camera del popolo in corsa anche Fonio, Gendotti e Berardi.

In sintesi:
  • Obiettivo: difendere i due seggi al Nazionale e riconquistare gli Stati
  • Dadò: ‘L'Udc ha mire espansionistiche’
La squadra
(Ti-Press)
22 giugno 2023
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Anche il Centro ha svelato le sue carte in vista delle elezioni federali di ottobre. Sulla lista per il Consiglio nazionale – ratificata questa sera a Sant’Antonino dal Comitato cantonale – ci saranno il consigliere nazionale uscente Fabio Regazzi, che sarà anche il candidato unico per gli Stati; Giorgio Fonio, deputato in Gran Consiglio; Lorenzo Pianezzi, consigliere comunale di Lugano ed ex direttore di HotellerieSuisse Ticino; Sabrina Gendotti, deputata in Gran Consiglio; Michele Roncoroni, consigliere comunale di Mezzovico-Vira; Giuseppe Cotti, vice sindaco di Locarno; Margot Broggini, consigliera comunale di Bellinzona; Giovanni Berardi, deputato in Gran Consiglio. Obiettivo dichiarato: difendere i due seggi al Consiglio nazionale e riconquistare quello perso quattro anni fa agli Stati.

«Una lista di candidati con una vasta gamma di conoscenze e competenze nella nostra società», ha affermato Marco Passalia a nome della commissione ‘Cerca’. «Abbiamo sentito più di 50 persone e siamo felici perché nel nostro partito c’è un humus molto fertile per candidati e idee». I profili scelti rappresentano per Passalia «il giusto mix di esperienze e innovazione. Una lista assolutamente coerente con il progetto di rinnovamento del partito iniziato anni fa e che ha portato a cambiamenti importanti».

‘Il seggio lasciato libero da Marco Romano è nelle mire dell'Udc’

Il presidente cantonale Fiorenzo Dadò, durante il suo discorso, ha anche dichiarato da quale schieramento politico arriveranno gli attacchi più decisi al seggio lasciato libero in Consiglio nazionale dall'uscente Marco Romano: «È oramai chiaro, perché è stato dichiarato, che il seggio lasciato libero da Marco Romano è nelle mire espansionistiche dell’Udc, il quale non si accontenta più di attaccare e cercare di portare all’estinzione nel minor tempo possibile la Lega di Gobbi, Zali, Quadri e Bignasca, ma vorrebbe colonizzare anche il centro politico, iniziando proprio da noi».

Su una sua eventuale candidatura – della quale si è parlato nelle scorse settimane – Dadò ha voluto chiarire: «Dopo una non evidente valutazione e attenta riflessione, consapevole del molto lavoro che abbiamo fatto e che c’è ancora da fare, ho comunicato alla commissione ‘Cerca’ che il mio ruolo in questo momento è e rimane quello che mi avete affidato alla conduzione del partito, a supporto della campagna elettorale».