Ticino

‘Stop al precariato nel settore socio-sanitario e assistenziale’

Con una petizione il Sisa chiede migliori condizioni formative e di lavoro per gli apprendisti e gli stagisti. ‘Ora sono dei tappa-buchi’

(Ti-Press)
5 maggio 2023
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Quattro specifiche richieste per mettere un freno “al precariato formativo e lavorativo nel settore socio-sanitario e assistenziale”. Sono quelle contenute nella petizione lanciata dal Sindacato indipendente studenti e apprendisti (Sisa) “affinché le autorità cantonali e gli enti locali intervengano al più presto” rispondendo alle preoccupazioni della popolazione studentesca.

“Le pessime condizioni salariali, di lavoro e formazione si traducono in malessere tra i giovani che intendono percorrere questo percorso formativo” scrive il Sisa. Malessere che porta in non poche occasioni a un abbandono precoce della formazione, “trasformandosi in questo modo in un problema pubblico non indifferente”. Anche perché il Canton Ticino “si trova confrontato con delle sfide sanitarie non indifferenti, tra cui l’invecchiamento della popolazione e una transizione demografica della popolazione attiva”. Il problema non sarebbe unicamente una questione di gestione pubblica: “Al Sindacato studentesco sono state segnalate diverse situazioni che minano la qualità e la condizione di formazione degli studenti e apprendisti Oss, Osa e Css”. Per il Sisa “l’impressione generale, nonché di fatto la realtà” è che gli apprendisti e gli stagisti siano “dei tappa-buchi, della manodopera a basso costo, flessibile e facilmente impiegabile per coprire la carenza strutturale di personale formato”.

Più controlli e salari, meno weekend lavorativi

La prima rivendicazione della petizione è per un potenziamento dell’ispettorato di tirocinio, aumentando il numero degli ispettori e delle visite annuali, con visite a sorpresa e un maggiore controllo sulla pianificazione dei turni e la definizione di criteri trasparenti e netti concernenti le condizioni di formazione e lavorative all’interno dei contratti di prestazione stipulati dalle autorità cantonali e comunali. In secondo luogo si chiede l’introduzione di un salario minimo di 1'500 franchi al primo anno di apprendistato e scuola, di 2'000 al secondo, di 2'500 al terzo per gli apprendisti Oss-Osa-Css della Cps e allievi Oss-Osa della Sspss, mentre per gli stagisti il minimo salariale dev’essere di 1'000 franchi. E poi: la riduzione a un massimo di un weekend lavorativo al mese per tutte le fasce d’età, affinché si possa avere più tempo a disposizione per lo studio e la socializzazione. Infine la regolamentazione di un rapporto 1:1 tra formatori e persona in formazione sul posto di lavoro.