Alleanze cercansi, lettera a partiti minori e indipendenti: ‘Incontriamoci per discuterne’. Prima adesione all'invito: quella di Boas Erez
La politica dei poli. Anche in Ticino. Con lo sguardo rivolto a Berna. “La nostra idea è di creare un quinto polo di alleanza tra piccoli partiti e indipendenti”, firmato HelvEthica Ticino. Il partito, presentatosi per la prima volta alle elezioni cantonali 2023 ed entrato in Gran Consiglio con due deputati (Roberto Ostinelli e Maria Pia Ambrosetti), ha scritto in questi giorni a Verdi Liberali, Avanti, Mps, Pop, Partito comunista, Tamara Merlo di Più Donne, Montagna Viva, Donatello Poggi di Dignità ai pensionati e a Boas Erez, primo subentrante nella lista rossoverde per il Consiglio di Stato, proponendo loro un incontro. L’invito è per la sera dell’11 maggio a Pambio-Noranco. “Un primo incontro – si legge nella missiva – per conoscersi e in seguito approfondire le possibili alleanze tra noi”. In vista delle federali del prossimo ottobre.
“La forza dei piccoli partiti sta nel fatto che spesso sono più vicini alle esigenze della popolazione e meno soggetti a connivenze con i grandi poteri economici – annota HelvEthica –. Proprio per questo riteniamo importante che i partiti minori siano rappresentati anche in seno al parlamento federale. Siamo consapevoli del fatto che l’obiettivo sia ambizioso e proprio per questo vi invitiamo a cogliere la sfida insieme a noi di HelvEthica Ticino, unendoci tra piccoli partiti e indipendenti. Troveremo sicuramente vari punti che ci accomunano: dopotutto quel che conta è che noi tutti siamo più orientati a conquistare il bene comune che non le poltrone. La nostra idea è di creare un quinto polo di alleanza tra piccoli partiti e indipendenti”. Prosegue la lettera: “È indubbio che avere dei rappresentanti a livello federale sia della massima importanza per i temi di politica nazionale e internazionale. Tutti noi sappiamo come le politiche internazionali e le organizzazioni sovranazionali limitino, di fatto, la sovranità nazionale. Molti sono i cambiamenti cui dovremo far fronte nei prossimi decenni ed è nell’interesse generale essere pronti ad affrontarli in un’ottica di etica, giustizia, equità e umanità”.
L’obiettivo è ambizioso, si sostiene nella missiva. Certamente, considerate le differenti sensibilità dei destinatari della proposta di alleanza.
Nel frattempo si registra una prima adesione, nero su bianco, all’invito all’incontro dell’11 maggio. È quella dell’ex rettore dell’Usi e candidato alle recenti elezioni cantonali nella lista unitaria 'Socialisti e Verdi’, quale esponente della società civile, per il governo. Al mittente Erez ha già fatto sapere di aver agendato l’appuntamento.