Ticino

‘Vogliamo un Ticino che strizzi l'occhio al turismo d'affari’

È nato il Ticino convention Bureau, che lavora per attirare e coordinare congressi e convegni sul territorio. Trotta: ‘Vale il 20% del settore turistico’

In sintesi:
  • Christian Vitta (Dfe): ‘Eventi e convegni possono rappresentare un biglietto da visita per la regione’
  • Angelo Trotta (Ticino turismo): ‘Vogliamo arrivare tra le sei principali destinazioni svizzere in questo settore’
  • Offerte anche per viaggi premio di ‘team building’
‘Servono anche strutture adeguate, e ci sono’
(Ti-Press)
19 aprile 2023
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Ristoranti pieni e alberghi ‘sold out’ non sono solo il frutto di turisti in cerca di divertimento e relax. Lo sa bene Ticino turismo che da aprile ha lanciato il Ticino convention Bureau, un centro di competenza per la gestione del turismo d'affari in Ticino, che avrà il compito di coordinare tutte le attività di marketing e dare supporto nell’organizzazione di congressi e conferenze. «Questo nuovo strumento porterà il nostro cantone a essere uno tra i più competitivi in questo specifico settore», ha affermato Christian Vitta, Direttore del Dipartimento finanze ed economia. «Ci sono delle opportunità interessanti offerte dal turismo d’affari, che in Ticino rappresentava prima della pandemia il 20% del settore. A livello nazionale, per dare un’idea, il fatturato è di 2,66 miliardi di franchi». Tra i vantaggi citati dal direttore del Dfe – tra i sostenitori dell’iniziativa insieme alle principali città del cantone e alle quattro organizzazione turistiche regionali – si trovano «la possibilità di destagionalizzare e di offrire un ‘biglietto da visita del territorio’: chi partecipa a un congresso visita una regione e la valuta anche per un eventuale soggiorno privato». Una tendenza piuttosto diffusa in Svizzera: circa un terzo dei soggiorni d’affari, è stato spiegato durante la conferenza stampa, viene prolungato e genera 2,5 milioni di pernottamenti aggiuntivi. «Questo progetto è una bella dimostrazione di unione d'intenti – ha aggiunto Vitta –. Si tratta di facilitare chi vuole organizzare qualcosa in Ticino. È un ‘bureau’ già avviato che nel 2023 ha avuto finora più di 60 richieste. Un settore, quello dei viaggi d’affari, che ha saputo reagire alla pandemia». Tra gli esempi citati: il convegno sui linfomi maligni che porta a Lugano migliaia di persone da tutto il mondo e il ritrovo dei direttori degli enti turistici regionali ad Ascona.

‘Il turismo d'affari obbliga gli albergatori ad alzare l'asticella’

Per Angelo Trotta, direttore dell’Agenzia turistica ticinese, puntare sul turismo d’affari «offre la possibilità di alzare l’asticella. Gli albergatori sono stimolati a rinnovarsi tecnologicamente e a livello di servizi. Quella del turismo d’affari è una clientela alto spendente, quindi anche molto esigente». Ma quello del turismo d’affari, dopo che la pandemia ha mostrato le potenzialità del lavoro da remoto, non è un settore in difficoltà? «Sono cambiate le modalità. Nonostante un utilizzo estensivo di piattaforme digitali c'è la necessità per le imprese di far incontrare tra loro le persone». A questo si aggiungono «i momenti di team building e i premi che le aziende riconoscono ai dipendenti». L’obiettivo è quindi chiaro: «Vogliamo arrivare a posizionarci al quinto posto nazionale per quanto riguarda il turismo d’affari, dietro alle grandi città. È un traguardo ambizioso ma abbiamo le potenzialità». Il Ticino convention Bureau è stato presentato all’Istituto di ricerca in Biomedicina (Irb) di Bellinzona. «Un luogo che rappresenta anche il genere di clientela al quale ci rivolgiamo».

‘Dobbiamo riuscire a dare risposte alle aziende nel giro di 48 ore’

La strada da fare, anche a livello pratico, non è quindi ancora conclusa. «La gestione delle richieste va ancora affinata per poter arrivare al livello di delle altre località svizzere che puntano su questo settore», ha spiegato Samuel Righetti, coordinatore del Ticino convention Bureau. «Per essere concorrenziali dobbiamo essere in grado di dare una risposta entro 48 ore. Al momento non è ancora così». Ma i compiti della squadra guidata da Righetti riguardano anche il supporto sul territorio attraverso la coordinazione con i vari attori turistici e l’acquisizione di nuovi clienti. «Vogliamo attirare aziende e rafforzare la presenza turistica ticinese».