Siccità, il Plr: ‘Ci sono soluzioni cantonali e coordinate?’

Il Gran Consiglio ha votato il sussidio al Consorzio acquedotto regionale del Mendrisiotto per il cosiddetto acquedotto a lago, "ma si moltiplicano in tutto il cantone le notizie preoccupanti circa il problema diffuso della siccità". E la poca pioggia caduta nelle ultime ore non è stata affatto sufficiente per far rientrare l’emergenza. Il Plr è preoccupato, non solo per la situazione critica che sta già vivendo il Mendrisiotto, ma per le soluzioni che sembrano ancora lontane e di cui è tutto il cantone ad avere bisogno. Con un’interrogazione firmata da Matteo Quadranti, Alessandro Speziali e Paolo Ortelli i liberali radicali tornano al novembre scorso, quando in risposta a un loro atto parlamentare il governo mise nero su bianco che "non esiste una statistica delle perdite di tutte le reti idriche del Cantone", ma che poteva essere indicata "una stima del 13,4%". L’unico modo per quantificare e rilevare esattamente le perdite "sarebbe la posa generalizzata dei contatori presso utenze e serbatoi".

Proposte alcune misure d’urgenza

Il Plr torna quindi alla carica, chiedendo al governo se "ha attivato la creazione di cellule di crisi regionali coordinate dal Cantone stesso", e se "sono ipotizzabili misure d’urgenza come condotte di emergenza, recupero di captazioni abbandonate, utilizzo di pozzi a scopo irriguo, trasporti e condivisione tra Comuni o Consorzi/Aziende di acqua potabile in zone più colpite". Al Consiglio di Stato viene chiesto pure "quali sono le possibili misure preventive e crescendo il grado di siccità, che i Comuni dovrebbero o potrebbero adottare se caso in modo coordinato ed eventualmente deciso dal Cantone". Ma fondamentalmente, la domanda è "come mai non è ancora stato presentato il Regolamento di attuazione della nuova legge sulla gestione delle acque (Lga) alla commissione parlamentare? Corrisponde al vero che la sostituzione di 7 leggi, un decreto legislativo e svariate norme con una legge sola sia stata presentata al parlamento senza elaborare un regolamento?".

Questione non da poco, perché proprio quella legge potrebbe essere modificata prevedendo "misure di pronto intervento non solo ad esempio in caso di alluvioni, ma anche in caso di siccità".

‘Si sussidino i contatori’

E poi si ritorna a loro, ai contatori. Perché se non scende acqua dal cielo, è ancora più folle perderne dalle tubature: "Quanti Smartmeter o sistemi di rilevamento appositi per le perdite di acqua nelle reti di distribuzione sono stati posati a oggi? Chi li produce? Considerata l’importanza di questi dati anche per il Cantone, no si ritiene sarebbe opportuno sussidiarli e riconoscerli, prevedendo magari delle misure di compensazione per i Comuni che hanno già fatto questo investimento?"