Stamattina in commissione parlamentare della Gestione l’audizione dell’avvocata Anne Meier dello studio ginevrino che ha eseguito le verifiche
Una serie di quesiti per chiarire alcuni aspetti e la decisione di indire una conferenza stampa per comunicare i risultati dell’audit. È durata tre ore stamattina l’audizione, davanti alla commissione parlamentare della Gestione, dell’avvocata Anne Meier, dello studio legale ginevrino Troillet-Meier-Reatzo al quale il Gran Consiglio ha affidato l’audit volto a fare piena luce su quanto accaduto a suo tempo nell’Amministrazione cantonale, e sul comportamento da questa tenuto, in relazione all’agire dell’ex funzionario del Dipartimento sanità e socialità condannato per coazione sessuale e violenza carnale nell’aprile dello scorso anno con sentenza, divenuta definitiva, della Corte di appello e di revisione penale. Nutrito l’elenco delle domande poste a Meier dai commissari dopo aver letto la scorsa settimana il rapporto di audit.
«Abbiamo formulato una trentina di domande, riguardanti anche le criticità emerse dall’approfondita verifica che è stata fatta, per precisare alcuni aspetti e alle nostre domande l’avvocata Meier ha dato puntuale risposta – spiega, contattato dalla ‘Regione’, il presidente della Gestione Fiorenzo Dadò (il Centro) –. Al termine dell’audizione è stato deciso dalla commissione, all’unanimità, di dare comunicazione pubblica degli esiti dell’audit». Cosa che avverrà dopo la seduta di Gran Consiglio di settimana prossima, ma prima della fine della legislatura. «Alla conferenza stampa – riprende Dadò – parteciperà anche l’avvocata Meier».
Il rapporto dell’audit e le varie misure indicate dallo studio legale ginevrino, specializzato fra l’altro in diritto del lavoro e occupatosi anche dei presunti casi di molestie alla Ssr (Rts), «verranno portati agli inizi della prossima legislatura in Gran Consiglio, dove avverrà la discussione politica».
Questo l’iter stabilito stamane. «L’audit su questo caso, un caso che ha fatto scorrere fiumi di inchiostro e suscitato parecchie polemiche, è stato voluto dal Gran Consiglio e pagato dai cittadini – evidenzia il presidente della Gestione –. Ci sembrava quindi più che opportuno, visto che l’audit è concluso e ci è stato consegnato, dare una comunicazione pubblica in tempi brevi, e non aspettare mesi».