La commissione parlamentare boccia la proposta di Matteo Pronzini dell’Mps di revocare la fatturazione ai degenti dell’importo giornaliero
No alla proposta di revocare la fatturazione ai degenti nei reparti acuti di minore intensità (Rami) della partecipazione giornaliera di 30 franchi. Il no arriva dalla commissione parlamentare ‘Sanità e sicurezza‘, che sottoscrivendo oggi il rapporto del liberale radicale Giorgio Galusero invita il Gran Consiglio a respingere la mozione di Matteo Pronzini. Mozione che il deputato del Movimento per il socialismo ha inoltrato nel marzo del 2019, richiamando la sentenza pronunciata dal Tribunale amministrativo federale (Taf) nel febbraio di quell’anno in materia di pianificazione ospedaliera.
La sentenza del Taf "non può essere portata a sostegno della mozione", affermava lo scorso novembre il Consiglio di Stato nella presa di posizione sull’atto parlamentare, con la conseguente richiesta al parlamento di rigettarlo. Il governo citava un altro verdetto, quello del Tribunale cantonale delle assicurazioni (Tca) sul ricorso di una paziente che si rifiutava di pagare la fattura inviatale dalla cassa malati relativa al suo ricovero in un Rami. "La sentenza del Tca del 10 settembre 2019 ripropone ampi stralci della sentenza del Taf del 25 febbraio 2019 e si pronuncia sulla legittimità della fatturazione analitica e della richiesta partecipazione di 30 franchi al giorno – annotava il Consiglio di Stato –. La sentenza conclude poi che tale metodo di fatturazione, conforme al tipo di degenza e di prestazioni fruite dall’interessata e correttamente codificato nella Legge di applicazione della Legge federale sull’assicurazione malattie, non viola il diritto federale".
La decisione del Tribunale cantonale delle assicurazioni viene menzionata anche nel rapporto della commissione (i socialisti non hanno firmato, ma non avrebbero neppure preannunciato un rapporto di minoranza). "Anche la ‘Sanità e sicurezza sociale’ – si afferma nel documento redatto da Galusero – ritiene che i reparti acuti di minore intensità si siano rivelati uno strumento non solo importante, ma essenziale nella catena di cura. Grazie alla presa in carico differenziata e più intensa rispetto a quanto garantito nei Cat (Cure acute e transitorie, ndr), offrono una valida alternativa commisurata ai bisogni di determinati pazienti al fine di evitare soggiorni ospedalieri ingiustificati. La questione della fatturazione analitica è stata accettata dagli assicuratori poiché conforme con la legislazione in vigore (tesi confermata dalla sentenza del Tribunale amministrativo) e la partecipazione del paziente, grazie anche al limite annuo fissato, permette al paziente stesso di essere ricoverato anche più volte in un anno, senza per questo essere penalizzato finanziariamente".