Ticino

Minorenni e droga, infrazioni in calo

In Ticino l’anno scorso sono state 232, nel 2020 353 quelle constatate. Il governo risponde a Galusero

Cannabis (Ti-Press)
20 dicembre 2022
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Minorenni e stupefacenti. In Ticino "i dati mostrano stabilità nel consumo di alcol e di canapa, che rimangono le sostanze psicoattive consumate maggiormente, e non sono stati segnalati fenomeni emergenti che possano suggerire degli interventi di contenimento urgenti": lo afferma il Consiglio di Stato rispondendo a un’interrogazione del deputato del Plr Giorgio Galusero. Lo afferma riferendo dell’esito dell’incontro annuale, avvenuto lo scorso ottobre, del "focus group cantonale di supervisione e monitoraggio del consumo ricreativo di sostanze psicoattive", al cui tavolo siedono associazioni quali Radix Svizzera italiana, Safezone, Ingrado e Antenna Icaro – che agiscono "a diretto contatto" con gli under 18 –, nonché la Polizia cantonale, i servizi sanitari e gli operatori di prossimità.

Ebbene, annota il governo, "il confronto qualitativo (esperienza diretta sul campo) e quantitativo (statistico) tra i diversi enti coinvolti ha confermato un quadro invariato": i dati mostrano stabilità nel consumo di alcol e di canapa e non sono stati segnalati fenomeni emergenti tali da richiedere interventi di contenimento urgenti. "Per contro, le proposte di coinvolgere maggiormente le famiglie, la scuola e le associazioni sono state recepite e riportate ai diversi rappresentanti settoriali", indica il Consiglio di Stato.

Dati e trend

A proposito di dati, nel 2021 le infrazioni alla Legge federale sugli stupefacenti constatate sono state 232: 353 l’anno precedente, 459 nel 2019, 431 nel 2018, 475 l’anno prima, 296 nel 2016, 224 nel 2015, 233 nel 2014, 190 nel 2013. "Negli ultimi anni si può osservare una leggera flessione, tendenza confermata anche a livello federale", rileva il Consiglio di Stato.

La situazione, scrive il governo, "non denota quindi un problema emergente ma conferma un trend stabile". Cosa che viene appunto confermata "dall’esperienza diretta dei numerosi enti coinvolti nella prevenzione e nella sensibilizzazione delle fasce più giovani per quanto riguarda il consumo di sostanze psicoattive".

‘Le risorse sono già cospicue’

Le risorse impegnate sul fronte della prevenzione e sensibilizzazione "sono già cospicue sia a livello cantonale sia a livello comunale", ricorda l’Esecutivio cantonale: "Sono molteplici le attività di prevenzione e sensibilizzazione promosse dalla scuola e dalla polizia". Inoltre, il Programma d’azione cantonale ‘Prevenzione alcol, tabacco e prodotti simili’ 2021-2024 "contempla diversi progetti in ambito scolastico e di svago volti a incrementare la consapevolezza dei rischi nei confronti del consumo di prodotti psicoattivi attraverso diverse forme di dialogo – quali teatro interattivo, gruppi di parola, interventi tra pari – per facilitare il raggiungimento di questa fascia d’età.
Pertanto il governo ritiene che al momento le risorse siano adeguate: "Le priorità sono monitorate costantemente e i mezzi a disposizione sono convogliati negli ambiti dove si può essere più incisivi".

Da segnalare che la risposta del Consiglio di Stato, datata 14 dicembre (2022), è arrivata a quattro anni di distanza (sic) dall’inoltro dell’interrogazione (26 gennaio 2018)...