Ticino

Pensioni e misure di compensazione, il Ps sollecita il governo

Interpellanza del capogruppo Durisch. Si invita il governo a varare il messaggio ‘entro fine gennaio 2023’

Ivo Durisch
(Ti-Press)
14 dicembre 2022
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"Quali i tempi per un messaggio governativo equo sulle misure di compensazione per gli assicurati attivi dell’Ipct", l’istituto di previdenza del Canton Ticino? Il Consiglio di Stato "si impegnerà" a licenziarlo "entro fine gennaio 2023?". Con un’interpellanza del capogruppo in parlamento Ivo Durisch, il Partito socialista torna sulla questione delle misure di compensazione. Necessarie e urgenti, come ha già avuto modo di dichiarare Durisch, per scongiurare il peggioramento delle rendite in seguito alla riduzione graduale, dal 2024, del tasso di conversione, dal 6,17 al 5 cento, prospettata dalla cassa pensioni dei dipendenti pubblici.

‘All’Ipct affiliate/i migliaia di ticinesi’

L’interpellanza indirizzata al governo arriva nel giorno della nuova manifestazione di protesta indetta a Bellinzona da ErreDiPi, il movimento che si batte contro il taglio delle pensioni. "La riduzione dei tassi di conversione senza misure di compensazione significa riduzione della rendita di vecchiaia", si ricorda e sottolinea nell’atto parlamentare. "Secondo il nostro gruppo è tempo che la politica cantonale intervenga a sostegno della propria cassa pensioni, a cui sono affiliate/i migliaia di ticinesi, attori apprezzabili e legittimi del tessuto economico e sociale cantonale", scrive Durisch nell’interpellanza.

‘No a maggiori prelievi salariali per il personale’

Al Consiglio di Stato i socialisti chiedono fra l’altro quando "verrà licenziato un messaggio solido che proponga delle importanti misure di compensazione con adeguamenti dei contributi ricorrenti del datore di lavoro e con contributi una tantum per le generazioni più anziane per le quali gli anni d’attività restanti non basteranno a colmare le lacune". E se "si impegnerà a vararlo entro la fine del gennaio prossimo". E ancora: "Può garantire il Consiglio di Stato che la futura proposta di compensazione non comporterà maggiori prelievi salariali per il personale?".