In Gestione si apre una possibilità d’intervento in zona Cesarini: 81,5 milioni di incasso e via le disparità di trattamento. Palla ai gruppi parlamentari
Se non è l’ultima spiaggia poco ci manca, ma sulla nuova imposta di circolazione potrebbe aprirsi uno scenario impensabile fino a poche settimane fa. Dopo il ritiro dei decreti legislativi da parte del Consiglio di Stato, e la reazione veemente del presidente del Centro Fiorenzo Dadò – tra i firmatari dell’iniziativa popolare ‘Per un’imposta di circolazione più giusta’ approvata dal popolo il 30 ottobre –, sembrava tutto finito. E invece.
Invece nella riunione odierna della Commissione parlamentare della gestione si è affacciata una possibilità che, in extremis, potrebbe portare a una convergenza tra i partiti. Vale a dire il progetto di un’iniziativa urgente – pensato dai capigruppo – che preveda sì la modifica della formula per il calcolo delle emissioni di CO2 e che cancelli le disparità di trattamento tra i due cicli di omologazione dei veicoli, ma che al contempo non si distanzi troppo dal montante totale votato dal popolo. Trovarsi, insomma, a metà strada tra i 77 e gli 85 milioni di franchi lavorando sul coefficiente della formula.
Con questa idea allo studio della Gestione il totale dell’incasso si attesterebbe a 81,5 milioni di franchi con la moratoria per il 2023 valida per le auto immatricolate prima del 2009. Dal 2024, invece, sarebbero 88 milioni. Una soluzione che potrebbe – condizionale d’obbligo visto il tortuoso percorso di questo dossier – trovare il consenso che finora è mancato.
I gruppi parlamentari discuteranno al loro interno su come posizionarsi e la situazione potrebbe sbloccarsi già nelle prossime ore, ma dalla porta che sembrava sbarrata solo una decina di giorni fa adesso filtra un debole raggio di luce.
Il presidente della Gestione Fiorenzo Dadò conferma: «Sono cautamente ottimista che questa sia la volta buona», dice ai giornalisti nei corridoi di Palazzo delle Orsoline poco prima dell’inizio della seduta di Gran Consiglio. E proprio a questa sessione parlamentare è legata la fretta di arrivarne a una in Gestione. Con una maggioranza chiara, l’iniziativa urgente da parte della Gestione verrebbe presentata e discussa in questa sessione, che ha come ultimo giorno di convocazione proprio giovedì. L’ultima possibilità, quindi, di risolvere il rompicapo in tempo utile per il calcolo dell’imposta 2023.