Ticino

Livelli, Sirica furioso: ‘Speziali inaffidabile e pavido’

Il copresidente Ps critica duramente la ‘sfiducia’ del presidente Plr al messaggio governativo per la sperimentazione del loro superamento alle Medie

(Ti-Press)
2 dicembre 2022
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«Inaffidabile, incoerente, pavido». Il copresidente socialista Fabrizio Sirica non la tocca piano, quando si tratta di stigmatizzare la presa di posizione di Alessandro Speziali sul superamento dei livelli alle scuole medie. Giusto oggi il presidente cantonale del Plr ha stroncato su queste colonne il messaggio del Decs per la sperimentazione in materia, quella che per il direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport Manuele Bertoli passa da codocenza, gruppi ridotti in matematica e tedesco, nota finale unica a fine anno. Per Speziali tale sperimentazione «fa rima solo con approssimazione», è «friabile nei contenuti» e dimostra «l’assenza di contenuti pregnanti», manca insomma della «nitidezza» necessaria per arrivare non solo a un’abolizione, ma a un positivo superamento che non penalizzi i diversi talenti degli allievi e tenga conto anche delle esigenze del mondo del lavoro. Sirica non ci sta.

Speziali ha presentato le sue obiezioni come una questione di prudenza e pragmatismo. Perché non è d’accordo?

Partiamo dal tema di fondo. La priorità macroscopica – la ragione per la quale si fa politica sul tema, e c’è anche sul tavolo un’iniziativa popolare che ha già raccolto migliaia di firme – è una e una sola: allievi, genitori, e più in generale la società civile ci chiedono di superare i livelli. In questo processo, proprio gli studenti e la scuola vanno messi al centro. Invece li si tiene in ostaggio per giochetti politici e per tornaconto elettorale. Questo mi fa molto male, e mi costringe a notare come Speziali si stia comportando in modo inaffidabile, minacciando col suo atteggiamento irresponsabile, incoerente, pavido e spregiudicato anche la credibilità istituzionale del suo partito. Dopo aver dato più d’un segnale di apertura, ora incomprensibilmente si tira indietro.

Ma sul superamento è d’accordo anche il Plr. Solo che per Speziali il messaggio del Decs è troppo vago, in particolare in merito alla sua portata principale, la codocenza. Non è così?

In realtà la Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio sta svolgendo un intenso approfondimento, si sono avute già numerose audizioni e altre ve ne saranno. Si sta sviscerando il tema a trecentosessanta gradi col consigliere di Stato Bertoli, con gli esperti, i docenti, le direzioni scolastiche, i rappresentanti di studenti e genitori. Dunque quello di Speziali è un discorso evidentemente pretestuoso, che dimostra una chiara mancanza di coraggio politico. Se lo si vuole, se si ha la reale volontà politica di superare il sistema, la commissione ha tutti gli strumenti per farlo. Tanto più che si tratta di una sperimentazione, in quanto tale qualcosa che è necessariamente in divenire.

Secondo alcuni, il rischio è proprio quello: che si riducano gli studenti a cavie e se ne penalizzino i diversi talenti.

Questa è una narrazione vergognosa, perché con la codocenza ci saranno più insegnanti e più attenzioni rivolte agli allievi, non meno. Ridurre questo sforzo a un discorso di ‘cavie’, come se si trattasse di animali da laboratorio, è ridicolo oltre che irrispettoso. Da che mondo è mondo, tutti i cambiamenti strutturali e organizzativi prevedono delle fasi pilota accompagnate da rigorose valutazioni. La sperimentazione è dunque qualcosa di estremamente positivo, anche perché il contrario è l’immobilismo, il conservatorismo.

Intanto, però, se si sfila il Plr anche una buona parte del ventaglio parlamentare lo seguirà, almeno a destra. O no?

È ancora da vedere. Mi rivolgo a tutti i partiti aperti alla sperimentazione, chiedo loro di dimostrare coraggio politico. Se così non sarà, che almeno in sede di rapporto commissionale si assumano tutte le responsabilità per le conseguenze di questa opposizione e si vada al voto popolare (sull’iniziativa per il superamento tout court dei livelli lanciata dal sindacato Vpod, ndr). Si abbia insomma l’onestà di dire di sì o di no, invece di continuare con questi boicottaggi senza costrutto. Invece insomma di fare come Speziali, che dice una cosa e ne fa un’altra a distanza di pochi mesi.

Questa però, dopo la bocciatura popolare della ‘Scuola che verrà’ e ulteriori sconfitte parlamentari, è l’ennesima volta in cui il Decs e il Ps si trovano in fuorigioco sul tema. Viene in mente una ripetuta vignetta dei Peanuts: Lucy promette solennemente a Charlie Brown che gli terrà ferma la palla da football americano per consentirgli di calciare, poi la sfila sempre all’ultimo e Charlie si ritrova ogni volta a fare un capitombolo. Non sarà che sbagliate approccio?

Oggi la parte progressista del parlamento non ha la maggioranza che le consenta di portare avanti certe riforme in maniera autonoma. Crediamo d’altronde fortemente nella via del dialogo e della collaborazione, nell’auspicio che altre formazioni facciano lo stesso e i loro rappresentanti non si dimostrino inaffidabili come Speziali. Se non ci sarà collaborazione punteremo sul voto popolare, ma comunque sia è chi vive nella scuola a dirci che cambiare bisogna, non per ‘tenere il punto’ politicamente, ma perché le prime vittime di questo immobilismo irresponsabile – dettato in questo caso da ragioni bassamente elettorali – sono gli allievi.

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