La presidente dei benzinai comaschi: ‘In alcuni casi l’erogazione di benzina è raddoppiata’
In Italia è stato prorogato sino al 31 dicembre il taglio delle accise e dell’Iva sui carburanti, deciso la scorsa primavera dal governo Draghi, per affrontare le difficoltà economiche legate ai rincari spropositati dovuti all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin. Lo si legge nella Nadef, la Nota di accompagnamento del Documento di Economia e Finanze, pubblicata nelle ultime ore dal Ministero dell’economia e delle finanze. Si tratta di uno dei primi provvedimenti che il governo Meloni ha deciso di applicare fin da subito per consentire a famiglie e imprese di affrontare le difficoltà economiche derivanti dall’aumento dei prezzi dei carburanti. La proroga precedente sarebbe scaduta il prossimo 18 novembre.
Confermato quindi lo sconto per benzina e diesel di 30,5 centesimi di euro. Più contenuto lo sconto per il gpl confermato in dieci centesimi di euro. Poco meno di un miliardo di euro la nuova proroga del taglio delle accise e dell’Iva. Dello sconto ne stanno beneficiando anche gli automobilisti ticinesi, soprattutto quelli residenti nei comuni a ridosso delle province pedemontane di frontiera. La differenza fra i prezzi praticati al di qua e al di là della frontiera oscilla fra i 30 e i 40 centesimi di euro. Con il franco svizzero forte aumenta la convenienza.
La decisione del governo Meloni, peraltro attesa, come è facile comprendere, è stata accolta con soddisfazione dai benzinai della fascia di confine (ovviamente non solo loro) le cui vendite dallo scorso mese di marzo a questa parte sono notevolmente aumentate. "In alcuni casi l’erogazione di benzina è raddoppiata – è tornata a sottolineare Daniela Maroni, presidente provinciale dei benzinai comaschi –. E questo lo si deve al fatto che continua a essere significativo l’afflusso di automobilisti ticinesi che fanno il pieno da noi. Un’altra realtà molto importante è costituita dai frontalieri che a seguito del taglio delle accise e dell’Iva hanno ripreso a fare il pieno nel distributore del Paese di residenza. Frontalieri che come era facile prevedere hanno smesso di fare il pieno in Ticino, come è sempre accaduto in passato. Stiamo parlando di oltre 70mila lavoratori che per la quasi totalità raggiungono il posto di lavoro con la propria autovettura".
Un boom di vendita di carburanti ad automobilisti stranieri, soprattutto svizzeri, lo si è registrato nel corso dell’estate. Stando ai dati forniti dalle associazioni di categoria le due stazioni di servizio lungo la A9 Chiasso-Como-Milano, a ridosso dalla barriera autostradale di Grandate, grazie ai turisti avrebbero più che raddoppiato le vendite. Turisti che in passato arrivavano in frontiera con il pieno di benzina e aspettavano di riempire il serbatoio una volta passata la dogana. Per un pieno di 50 litri con i prezzi degli ultimi mesi il risparmio continua a essere attorno ai 20 euro.
Il nuovo taglio delle accise applicate al prezzo al consumo di benzina e gasolio è un’occasione per parlare delle tasse applicate in Italia sui carburanti. Innanzitutto va ricordato che sono ben 19 e che su ciascuna di essere grava l’Iva del 22 per cento. Insomma, una tassa sulla tassa. Fra le accise si annoverano, solo per citarne alcune, il finanziamento della guerra in Etiopia del 1935-1936, quella per la crisi di Suez del 1956, la ricostruzione del Vajont del 1963, la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze, quella per il terremoto del Belice nella seconda metà degli anni 60 e del terremoto dell’Irpina del 1980. Ma quanto potrebbero costare i carburanti senza accise? Ai prezzi attuali meno di un euro sia la benzina (828 centesimi di euro al litro) che il diesel (996 centesimi). Le accise sulla benzina sommano 728 centesimi, mentre sul diesel gravano per 617 centesimi. Oltre trenta centesimi per entrambi i carburanti l’Iva.