Ticino

Aziende e responsabilità sociale: ‘Non un lusso, una necessità’

Christian Vitta ha incontrato le micro e piccole imprese del Mendrisiotto: ‘Azioni che danno una marcia in più per i bandi pubblici’

Il Cantone vuole fare la sua parte
(Ti-Press)
13 ottobre 2022
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«Sono tempi difficili per le aziende e gli imprenditori, che devono però vedere negli aspetti di responsabilità sociale una possibilità di rilancio. Non un freno ai loro affari». Ne è convinto il direttore del Dipartimento finanze ed economia Christian Vitta, che ha incontrato oggi pomeriggio le micro e piccole aziende del Mendrisiotto. «Al giorno d’oggi se un’azienda non tiene conto di queste tematiche viene penalizzata sul mercato». Per questo motivo il Dfe ha promosso già dal 2016 un gruppo di lavoro per sviluppare la responsabilità sociale delle aziende, che rientra anche tra gli obiettivi del Consiglio di Stato per la corrente legislatura. Ma quali sono le azioni concrete che le aziende possono mettere in campo? «È importante riuscire a passare dalla teoria alla pratica», ha affermato Vitta. Dello stesso parere anche il direttore della Camera di commercio, dell’industria e dell’artigianato Luca Albertoni: «Non è un’azione per ripulirsi l’immagine, ma qualcosa di concreto e tangibile. Alcune pratiche sono già diffuse sul territorio». Tra gli esempi citati: implementare iniziative per la salute e la sicurezza dei dipendenti oltre agli obblighi di Legge, ridurre le emissioni ammodernando le infrastrutture e assumere dipendenti appartenenti a categorie svantaggiate.

Stabio precursore, ‘ma resta margine’

Proprio su quest’ultimo punto uno dei primi Comuni che si è attivato – e che quindi è stato scelto per ospitare la conferenza – è Stabio. Il Comune ha infatti messo a disposizione un fondo di 600mila franchi destinato alle aziende che servirà a promuovere: l’assunzione di domiciliati in disoccupazione, l’impiego di nuovi apprendisti e il passaggio a energie rinnovabili. «Per ora le richieste non sono state particolarmente significative. Ma sappiamo che non sono processi immediati e auspichiamo più interesse in futuro», ha detto il sindaco Simone Castelletti.

Responsabilità sociale tra i criteri per le commesse pubbliche

Vitta ha anche ricordato le azioni promosse dal Cantone per spingere gli imprenditori verso una politica aziendale sostenibile: «Da qualche anno la responsabilità sociale è tra i criteri che si considerano per l’assegnazione di commesse pubbliche». Le imprese, è stato spiegato, possono ottenere una premialità del 4% relativa al loro impegno negli ambiti economico, sociale e ambientale. Per dimostrare questo criterio è possibile allestire un rapporto e farlo dichiarare conforme dalla Camera di commercio. A questa si aggiunge una puntuale sensibilizzazione. «Va riconosciuto lo sforzo fatto dalle imprese negli ultimi anni, che ha permesso di mantenere contenuto il tasso di disoccupazione».

Un aspetto che sul mercato non si può trascurare

All’iniziativa ha partecipato anche la Supsi, che ha dato il suo supporto nella realizzazione di un questionario di autovalutazione. «È uno strumento che permette di capire dove si colloca un’azienda rispetto a queste tematiche», ha affermato il manager della Camera di commercio Gianluca Pagani. «Quello della responsabilità sociale è un aspetto al quale non si può rinunciare. Le grandi aziende concentrano ormai le loro campagne pubblicitarie sul rispetto ambientale e le buone condizioni dei lavoratori. Di conseguenza anche le piccole e medie imprese si adeguano». Ma quali sono gli aspetti che più vengono considerati dai piccoli impresari ticinesi? Lo studio della Supsi – presentato dalla docente e ricercatrice Jenny Assi – mostra come la selezione dei fornitori, le donazione ad associazioni del territorio e lo smaltimento dei rifiuti siano gli ambiti maggiormente considerati. Più margine di manovra, invece, resta per quanto riguarda la riduzione delle emissioni e l’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici.