Ticino

Lascia il vescovo Lazzeri? Due nomi per la gestione pro tempore

Il capo della Curia di Lugano sarebbe prossimo a dimettersi. Farine e De Raemy in lizza per l’amministrazione in attesa della designazione del successore

(Ti-Press)
7 ottobre 2022
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Il Vescovo di Lugano Valerio Lazzeri, in carica dal novembre 2013, sarebbe a un passo dalle dimissioni. Ignote al momento le motivazioni. Secondo informazioni in nostro possesso, sarebbero due i nomi che circolano nell’ottica di garantire l’amministrazione della Diocesi di Lugano ‘pro tempore’ fino alla designazione del nuovo vescovo ticinese da parte del Papa: Alain De Raemy, vescovo ausiliare della Diocesi di Losanna, Ginevra e Friborgo, e Pierre Farine, vescovo emerito e già ausiliare fino al 2015 della medesima diocesi. Sempre stando a nostre informazioni, Farine inizialmente sarebbe stato il nome su cui puntare principalmente, ma nelle ultime ore la scelta si sarebbe indirizzata sempre più verso il nome di De Raemy. In sé ci potrebbe essere un terzo nome, quello del ticinese Pier Giacomo Grampa, a sua volta vescovo emerito dopo aver smesso i panni di vescovo di Lugano dieci anni fa per raggiunti limiti d’età.

Interpellato dalla ‘Regione’, don Mino Grampa si dice pronto ad assumere l’incarico provvisorio, ma specifica anche di non essere mai stato interpellato fino a oggi dalle autorità ecclesiali elvetiche. Aggiunge inoltre di aver saputo di recenti visite fatte da Farine a Lugano. Quest’ultimo, zio del parroco di Losone Jean-Luc Farine, ha origini ticinesi, essendo nato a Locarno nel 1940, e parla correntemente l’italiano.

L’ufficialità probabilmente lunedì

Voci non confermate - la Curia da alcune settimane si trincera dietro il massimo riserbo sulle probabili dimissioni di Lazzeri - indicano che De Raemy sarebbe pronto ad assumere la carica nella serata di domenica. Un’accelerata ipotizzabile sia con il fatto che per lunedì sarebbe prevista una comunicazione, sia - come scrive il portale osservatore.ch - le dimissioni del vescovo Lazzeri non solo sarebbero già state inoltrate, ma Papa Francesco le avrebbe addirittura accettate. L’ufficialità dovrebbe, ad ogni modo, arrivare con il Bollettino della Santa Sede di lunedì.

Quella nomina mancata al Vaticano

Un anno fa, era il 29 settembre 2021, il Vaticano annunciava la nomina del vescovo Lazzeri quale nuovo membro della Congregazione per l’educazione cattolica, dove aveva già lavorato in qualità di addetto alla segreteria dal 1993 al 1999. "Questa importante e significativa nomina – sottolineava il portale catt.ch – impegnerà mons. Lazzeri, accanto al suo ordinario lavoro di vescovo di Lugano, in un preziosa attività di consulenza". Fra le righe si poteva leggere in quel frangente una sua ambizione a diventarne poi segretario. Ma dopo appena otto mesi, lo scorso maggio, la congregazione scompare venendo accorpata, insieme al Pontificio Consiglio della cultura, nel nuovo Dicastero per la cultura e l’educazione. Alcuni posti di responsabilità sono di conseguenza eliminati e il 27 settembre il Papa nomina come prefetto del dicastero il cardinale portoghese José Tolentino, finora archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Incarico, questo, affidato a monsignor Angelo Vincenzo Zani, finora segretario della già Congregazione per l’educazione cattolica. E quale segretario del nuovo dicastero viene designato l’italiano Giovanni Cesare Pagazzi. Insomma, tutte le caselle vengono occupate da altri e la Santa Sede non specifica che fine facciano le nomine decise nel 2021, compresa quella del vescovo ticinese.

Ignote le motivazioni, ma l’Assemblea diocesana di agosto...

Le motivazioni della decisione del vescovo Lazzeri di dimettersi sono per ora ignote, si diceva. Non trovano conferma i motivi di salute di cui alcuni mormorano, ma a ‘laRegione’ risulta che l’Assemblea diocesana organizzata ‘dal basso’ a fine agosto, in assoluto la prima organizzata dai preti ticinesi, non è stata particolarmente apprezzata dal vescovo Lazzeri. Né durante il suo svolgimento, né sin dai mesi precedenti quando questo incontro veniva proposto dalla ‘base’.

LA SUCCESSIONE

Circolano già i primi nomi

Detto della successione ‘pro tempore’, che vede favorito De Raemy, nei corridoi echeggiano già alcuni nomi per la successione vera e propria di Lazzeri. I nomi che si fanno sono quelli di don Nicola Zanini, vicario generale della Diocesi di Lugano, e don Emanuele Di Marco. Per quanto riguarda l’area di Comunione e liberazione, gli spifferi indicano in quota padre Mauro Lepori. Un altro nome che gira è quello di padre Mario Imperatori, nato a Muralto, è gesuita e insegna teologia dogmatica presso la Pontificia facoltà teologica, sezione San Luigi, a Napoli.

Difficile che sarà un esponente Opus Dei

Ultimo, per ora, in lizza è don Arturo Cattaneo. Il fatto che sia sacerdote dell’Opus Dei, però, lo penalizza in quanto potrebbe essere difficile che il Papa nomini un altro Vescovo di quest’area dopo la nomina di Joseph Bonnemain a Coira.