Il taglio delle accise consente un risparmio di 30,5 centesimi al litro al distributore
Una nuova proroga in Italia di 15 giorni del taglio delle accise sui carburanti deciso per la prima volta lo scorso 21 marzo per raffreddare i prezzi di benzina e diesel che continueranno a essere calmierati fino al 5 ottobre. Lo si è appreso da diverse fonti del governo Draghi. È quindi in arrivo un decreto ministeriale che prevede la proroga sino al 5 ottobre della misura in scadenza il prossimo 20 settembre. L’intenzione di allungare gli sconti era stata preannunciata già a inizio agosto, con il varo del decreto aiuti bis, ma per farlo bisognava attendere i dati sull’extragettito Iva di luglio con cui la misura continua, in sostanza, ad autofinanziarsi.
Il costo della nuova proroga è di 500 milioni di euro. Anche in questa occasione il taglio delle accise consente un risparmio di 30,5 centesimi al litro al distributore. A firmare il nuovo decreto ministeriale, così come è stato nelle precedenti occasioni, saranno il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.
Dagli ambienti di Palazzo Chigi minimizzano sul fatto che questa nuova proroga è di solo 15 giorni, rispetto alle precedenti tutte superiori al mese. Insomma, lasciano capire che in ottobre ci sarà una nuova proroga e sempre da parte del governo Draghi, anche se il 25 settembre con le elezioni politiche sarà rinnovato il parlamento, la cui prima consultazione è fissata per il 13 ottobre. Difficile dire quando ci sarà il nuovo governo italiano. La notizia della proroga dei prezzi calmierati, come è facile comprendere, è stata accolta con soddisfazione dai benzinai della fascia di confine (ovviamente non solo loro) le cui vendite da sei mesi a questa parte sono notevolmente aumentati. "In alcuni casi l’erogazione di benzina è raddoppiata – sottolinea Daniela Maroni, presidente provinciale dei benzinai comaschi –. E questo lo si deve al fatto che sono in continua crescita gli automobilisti ticinesi che fanno il pieno da noi. C’è poi da aggiungere che da quando i prezzi sono calmierati i frontalieri non fanno più il pieno in Ticino, come è sempre accaduto in passato". Con la quotazione del franco svizzero, poi, per automobilisti ticinesi e frontalieri fare il pieno pagando in euro è ancor più conveniente. Un pieno di 50 litri consente di risparmiare 20 euro. Insomma, quanto basta per capire l’inversione di 180 gradi del pendolarismo del pieno.