Il Consigliere di Stato nel discorso per il 1°Agosto ad Airolo ha criticato la politica di Berna sulle sanzioni contro la Russia
"Personalmente ritengo che i passi importanti compiuti dal nostro Consiglio federale in questo specifico quadro internazionale siano stati affrettati e pericolosamente in contrasto con il concetto elvetico di neutralità". Così si è espresso oggi il Consigliere di Stato Norman Gobbi nel suo discorso per i festeggiamenti del 1° Agosto tenuto ad Airolo questa mattina.
Gobbi ha inizialmente elogiato il Comune leventinese, a cui "il coraggio ma anche i sacrifici non sono mancati", facendo riferimento al progetto del raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo e alla conseguente riqualifica territoriale come esempio di successo: "scegliere di vivere (come ha fatto il sottoscritto con la sua famiglia), di lavorare (come tanti di voi) e di promuovere ricerca e cultura (come ha fatto l’USI) qui ad Airolo significa poter guardare al resto della nostra nazione da una posizione di assoluta centralità" ha dichiarato il Consigliere di Stato.
Il quale, come detto, ha poi fatto riferimento all’invasione russa dell’Ucraina affrontando il tema della neutralità, definendola "uno dei nostri valori-guida", e lanciando l’affondo a Berna: "la ripresa, da parte della Svizzera, delle sanzioni dell’Unione europea nei confronti della Russia, a causa dell’aggressione militare ai danni dell’Ucraina, possono rappresentare un evidente metodo di guerra". Per Gobbi, se da una parte è giusto condannare l’aggressione e l’aggressore, dall’altra "si tratta però di riuscire a mantenere una libertà assoluta di fronte a un conflitto". E sul tema delle sanzioni contro la Russia, constatando che esse non hanno prodotto all’interno del Paese "uno sconquasso", il Consigliere di Stato si interroga: "siamo proprio sicuri che questa sia la via da seguire per ricondurre alla ragione l’aggressore o che sia l’unica via da seguire? Permettetemi di avanzare più di un dubbio".
Norman Gobbi, sottolineando l’importanza di riflette sulla neutralità svizzera "non in maniera astratta – come spesso viene fatto durante questi discorsi celebrativi – ma in modo pertinente", si dice poi favorevole all’iniziativa popolare Udc che vuole iscrivere il principio della neutralità integrale nella Costituzione federale, che "permetterebbe agli svizzeri di discutere e di esprimersi su una materia – come dimostrano i fatti – non astratta, ma sostanziale".
Svizzeri che, secondo il direttore del Dipartimento delle Istituzioni, "sono decisamente favorevoli alla neutralità e che giudicano negativamente quanto deciso nel campo delle sanzioni contro la Russia dal Consiglio federale". Una neutralità che, per Gobbi, "rafforza la posizione della Svizzera nel contesto internazionale. La rende, come la storia ci dimostra, unica e rispettata". "Indebolire questo valore", ha sottolineato, "significa indebolire la Svizzera su tutti i piani, anche su quello economico". Concludendo poi con un auspicio: "Difendere e mantenere le nostre unicità".