Una mozione di Paolo Ortelli chiede al governo di agire per un rapido sviluppo della produzione di energia fotovoltaica. Si pensa pure a un fondo apposito
Un piano per promuovere un rapido sviluppo della produzione di energia fotovoltaica sfruttando i tetti degli stabili comunali, entro i prossimi quattro anni. A chiederlo al Consiglio di Stato è una mozione del Plr con primo firmatario il deputato Paolo Ortelli (e sottoscritta dai granconsiglieri Cedraschi, Quadranti, Ris e Speziali), che sottolinea come "per adempiere a questo scopo oltre agli incentivi già presenti nel programma di Svizzeraenergia, vi è anche la possibilità di istituire un fondo che favorisca una rapida realizzazione degli investimenti".
Partendo da un dato di fatto: "Nel contesto di un aumento della produzione di energia rinnovabile, oltre al ruolo imprescindibile dei privati, ci sono anche gli attori pubblici che si potrebbero prestare all’installazione di pannelli fotovoltaici ma che, almeno per il momento, non sono ancora stati valorizzati da questo punto di vista e per i quali non esiste per ora una regia generale verso il potenziamento delle energie rinnovabili".
Si tratta di non perdere un’occasione quindi, per i liberali radicali. Si tratta anche di sfruttare un patrimonio non indifferente. Ortelli, infatti, scrive che "tenuto conto che il numero di questi stabili è quantificabile verosimilmente nell’ordine di grandezza delle migliaia (sommando scuole, stabili pubblici di vario tipo, impianti sportivi, eccetera...) è evidente che c’è un grande potenziale che non viene ancora utilizzato perché la tendenza è quella di attendere il momento in cui si procede a un risanamento totale degli stabili". Una tendenza definita "certamente pragmatica" dai mozionanti, ma "fortemente limitante rispetto agli obiettivi attesi a breve termine".
Fatta questa premessa, Ortelli ritiene che "il Cantone, assieme ai Comuni, debba elaborare un piano che si ponga come obiettivo il riuscire a fare in modo che - laddove tecnicamente possibile e ragionevole - vengano installati impianti di produzione fotovoltaica su tutti gli stabili pubblici nei prossimi quattro anni".
Il tutto con la richiesta che "progettazione e installazioni dovranno fornire risposte concrete anche dal punto di vista dello stoccaggio sia giornaliero, sia stagionale. Un elemento, questo, che oggi è ancora fortemente limitante nel procedere alla promozione e all’installazione di nuovi impianti".
La crisi delle materie prime, il conflitto in Ucraina e tutte le pesanti conseguenze della crisi energetica che si ripercuotono su aziende e popolazione rendono urgente stimolare il più possibile le energie rinnovabili e locali. E a questo scopo, suggerisce il Plr, "è possibile prevedere un fondo per un supporto agli investimenti, in particolare per realtà comunali che non fossero in grado di sopportare autonomamente l’investimento o nel caso che questo sia troppo oneroso". Un fondo che "dovrebbe pure occuparsi, in collaborazione sinergica con le autorità comunali e i loro uffici tecnici, di sviluppare una mappatura territoriale degli edifici pubblici potenzialmente adatti a un intervento, con lo scopo di fissare delle priorità".
Questo fondo e questa modalità di agire per Ortelli e i cofirmatari liberali radicali dovrebbero essere in grado "di stimolare e supportare efficacemente le singole amministrazioni comunali. Si tratta di strumenti che non solo aiuterebbero a raggiungere gli obiettivi climatici ma sarebbero anche in grado di generare processi di risanamento del patrimonio edile pubblico dell’intero cantone a beneficio della nostra economia, provocando anche effetti di sviluppo di ‘know how’ e professionalizzazione delle aziende locali".
Il Plr è attivo anche su un altro tema ambientale e di forte attualità: la siccità. Con un’interrogazione firmata dal deputato Fabio Schnellmann, infatti, si rileva che "in Svizzera esistono sistemi intesi a catturare l’umidità ambientale, e la relativa condensa, fino a creare acqua. Quest’ultima viene filtrata, quindi sottoposta a un trattamento antibatterico e infine mineralizzata. Il processo finale fornisce acqua potabile di alta qualità". Inoltre, "questo sistema consente di destinare questa acqua a seconda delle puntuali esigenze: umane, agricole o industriali". In considerazione di ciò, Schnellmann chiede al Consiglio di Stato se intenda valutare questo sistema "a parziale compensazione della carenza d’acqua".
Energia rinnovabile da un lato, tecniche all’avanguardia e sfruttamento di scoperte scientifiche dall’altro. «L’offensiva liberale si muove evidentemente anche sul piano dell’energia e della sicurezza dell’approvvigionamento», commenta da noi interpellato il presidente liberale radicale Alessandro Speziali. Che aggiunge: «Parliamo di un’emergenza concreta e attuale che tocca la nostra quotidianità, di famiglie e aziende. Ecco dunque - dice ancora Speziali - che continuiamo a dare il nostro contributo con proposte percorribili e attente a coniugare ambiente, energia e potere d’acquisto. Tre dimensioni inscindibili e che la politica che deve affrontare con coerenza, nel solco del nostro approccio che mira a un’ecologia senza ideologia».