Il direttore del Dss si è recato in quattro strutture nel Mendrisiotto e nel Luganese incontrando utenti, ospiti e collaboratori
Riprendono, con il miglioramento della situazione epidemiologica, gli incontri del direttore Dipartimento della sanità e della socialità Raffaele De Rosa con utenti, residenti, ospiti e collaboratori di alcuni dei numerosi partner attivi in ambito sociosanitario, sanitario e sociale per garantire supporto, aiuto e assistenza alle persone più fragili e vulnerabili.
Il nuovo giro di visite ha toccato per primo il Luganese. Il Consigliere di Stato ha incontrato per primi gli ospiti della Casa per anziani Cigno Bianco di Agno, accolto – oltre che dal direttore Luca Mattiolo e dal direttore sanitario Ezio Walder – anche dai membri della Delegazione consortile Antonella Notari, Roberto Citterio e Daniele Bianchi, e dal municipale di Agno Sergio Baroni. "L’incontro con le collaboratrici e i collaboratori della Casa è stata l’occasione per conoscere e apprezzare l’ottimo spirito di team, che si riflette in una generale stabilità del personale, molto apprezzata anche dai residenti e dalle loro famiglie", si legge nel comunicato odierno.
A Caslano invece De Rosa ha visitato il Centro diurno comunale, "importante realtà che ha fatto da apripista e da esempio per centri analoghi in tutto il cantone grazie alla lungimiranza del Municipio, rappresentato dal sindaco Emilio Taiana". La coordinatrice Fulvia Parisi Cleopazzo, ha illustrato al direttore del Dss l’offerta differenziata proposta ai numerosi cittadini della regione che frequentano con regolarità la struttura. Un’attività di presa a carico di bassa soglia, che tuttavia permette di contribuire in maniera decisa a favore del mantenimento a domicilio degli anziani, indirizzo strategico nuovamente confermato dalla Pianificazione anziani orizzonte 2030 e attualmente al vaglio del Gran Consiglio.
È stata poi la volta del Mendrisiotto, con la visita in primo luogo dell’Istituto San Pietro Canisio di Riva San Vitale, gestito nello spirito del Progetto educativo di Don Guanella e che ha lo scopo di perseguire l’inclusione scolastica, sociale e professionale dei giovani e degli adulti con disabilità. Nei prossimi anni l’istituto sarà interessato da importanti lavori di ristrutturazione e ampliamento, in particolare con il nuovo centro per ospitare Arco, la comunità socio-terapeutica riservata alla fascia di giovani fra i 14 e i 18 anni. Il direttore della struttura Don Salvatore Costantino, meglio conosciuto come Don Tino, ha illustrato al Consigliere di Stato De Rosa lo sviluppo previsto, prima di introdurlo agli ospiti e utenti dell’Istituto con cui il direttore del Dss si è intrattenuto in modo informale.
Il giro di visite è proseguito poi al Centro diurno socio-assistenziale di Vacallo, dove De Rosa è stato "calorosamente accolto" per un pranzo in compagnia al "grotto del Noce", ovvero la zona verde sul retro del Centro dove fra l’altro è stato realizzato un orto. Il coordinatore, Moreno Beretta, ha illustrato le finalità del Centro e dei suoi spazi, in parte utilizzati anche da Pro Senectute per il servizio pasti a domicilio. Il sindaco Marco Rizza dal canto suo ha colto l’occasione per ribadire la necessità di una Casa per anziani nel comune, il cui progetto è attualmente fermo per un ricorso pendente al Tribunale amministrativo cantonale. L’importanza di questa struttura "è pienamente riconosciuta dal Dss e dal Consiglio di Stato. I posti letto previsti sono già stati inseriti nella Pianificazione anziani e approvati".
Il Consigliere di Stato De Rosa nel corso di queste visite è accompagnato dai collaboratori del Dipartimento direttamente coinvolti nella gestione dei settori citati (Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio e Ufficio degli invalidi) in seno alla Divisione dell’azione sociale e delle famiglie (Dasf), rappresentata dal suo direttore Gabriele Fattorini.