Rispondendo a un’interpellanza di Lorenzo Quadri, il governo federale spiega che sono cambiate le norme sui tirocini e l’esame di Stato
Non sarà più necessario seguire un tirocinio pratico post-master di un anno, non retribuito, per gli studenti ticinesi che hanno iniziato gli studi di psicologia in Italia dopo il 2018 e intendono esercitare in Svizzera. Lo rende noto il Consiglio federale rispondendo a un’interpellanza del consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega). Nel 2018 la Commissione federale delle professioni psicologiche (PsiCo) aveva deciso che tutti coloro che intendono esercitare la professione di psicologo in Svizzera devono presentare prova di essere autorizzati a esercitarla nel Paese dove hanno studiato. Per esercitare in Italia occorre avere superato l’esame di Stato a cui si era ammessi solo dopo un anno di tirocinio pratico post-master non retribuito. Questo cambiamento di prassi è stato mal comunicato agli uffici di orientamento cantonali e molti giovani ticinesi, male informati, hanno quindi iniziato gli studi di psicologia in Italia senza sapere che avrebbero dovuto svolgere un anno di stage non retribuito prima di poter esercitare in Svizzera, spiegava Lorenzo Quadri. La prassi della PsiCo però è cambiata dal dicembre 2021, precisa il Consiglio federale nella sua risposta. Ora per il riconoscimento di tutti i diplomi universitari in psicologia conseguiti in Italia tra il 2018 e il 2021 è sufficiente avere concluso un ciclo di studio master, e non occorre più avere sostenuto l’esame di Stato.