Sono quelli individuati dalla Commissione della gestione. Rispetto a quanto previsto inizialmente, i tempi si allungano
Sono tre i potenziali ‘auditor’ che la commissione parlamentare della Gestione ha individuato per fare piena luce su quanto avvenuto nell’Amministrazione cantonale in relazione all’agire del funzionario del Dipartimento sanità e socialità condannato anni dopo (lo scorso aprile in via definitiva) per coazione sessuale e violenza carnale. Tre potenziali ‘auditor’ operativi oltre Gottardo e tutti con comprovata esperienza. Due di loro, da nostre informazioni, sono uno studio legale ginevrino, specializzato fra l’altro in diritto del lavoro, e un istituto di Zurigo. In passato sono già stati incaricati dell’esecuzione di audit su casi, o presunti tali, di molestie sessuali in contesti lavorativi. Lo studio legale si era occupato della vicenda Ssr (Rts), l’istituto di quella della ginnastica (audit eseguito su incarico del Dipartimento federale della difesa e dello sport).
Nella riunione di oggi la ‘Gestione’ ha anche affinato la questione delle tempistiche, sancendo che quelle scritte nel disegno di Decreto legislativo approvato dal Gran Consiglio lo scorso 24 gennaio non saranno rispettate. L’intenzione era quella di far arrivare in commissione un rapporto "indicativamente entro fine autunno 2022", per evitare che l’audit fosse ancora in corso nel 2023, anno elettorale. Ebbene, questa scadenza non sarà rispettata. La ‘Gestione’, infatti, ha valutato in tre mesi il lasso di tempo necessario per gli ultimi approfondimenti tecnici, il completamento della procedura del concorso a invito e la firma del contratto con chi si occuperà dell’audit. A quel punto, altra decisione ufficializzata oggi dalla ‘Gestione’, chi sarà scelto avrà sei mesi di tempo per presentare il proprio rapporto, mandato che costerà al massimo 250mila franchi. Calendario alla mano, il rischio è che le valutazioni dell’‘auditor’ arrivino sui tavoli dei commissari a gennaio 2023.