Polizia cantonale, l’attività 2021 dei Commissariati
Le regioni più colpite dalle rapine sono state ancora una volta il Luganese (44%) e il Mendrisiotto (21%). Lo indica la Polizia cantonale riferendo dell’attività dei Commissariati nel 2021. Come già segnalato dai vertici della PolCantonale presentando di recente il bilancio dell’attività svolta lo scorso anno, le rapine sono state 39, in lieve aumento rispetto al 2020 (23) e al 2019 (34). Secondo le forze dell’ordine, l’incremento dei colpi è da attribuire principalmente "alla fine delle limitazioni di movimento dovute all’emergenza sanitaria" e alla ripresa delle attività economiche. La maggior parte delle rapine è stata commessa "sulla pubblica via" e soltanto in minima parte "ai danni di stazioni di servizio" e di "abitazioni private", si legge nella nota della Cantonale. Abitazioni che sono state prese d’assalto senza che i malviventi ricorressero alla violenza. Tranne in un caso in cui gli autori, scoperti dai proprietari, hanno reagito con violenza per garantire la propria fuga, ma per essere poi arrestati grazie al lavoro investigativo della polizia.
Uno degli episodi più emblematici, sul fronte dell’attività investigativa e che ha anche visto gli agenti ticinesi collaborare con autorità estere, è l’arresto, a Molinazzo di Monteggio, di quattro uomini "armati" e "pronti" ad assaltare una banca del Luganese. La Polizia cantonale ricorda che uno dei quattro era ricercato per "la rapina e la presa in ostaggio di un furgone portavalori" nel 2019 e "sospettato di reati" perpetrati in Ticino nel 2015 e nel 2012. E ancora: lo scorso anno gli autori di rapina identificati, arrestati o nei confronti dei quali sono stati emessi mandati di arresto nazionali o internazionali, sono stati 37. Inoltre, il tasso di chiarimento dei crimini sopracitati è stato addirittura dell’80%.
Sempre lo scorso anno vi è stato un aumento anche dei casi di violenza grave, passati da 48 a 73, tra i quali figurano i tentati omicidi e gli omicidi (11), le lesioni personali gravi (37) e le violenze carnali (24). I casi di violenza grave, puntualizza la Polizia cantonale, costituiscono soltanto il 3,8% dei casi di violenza totale. Tra gli atti di violenza di poca entità, che rappresentano il restante 96,2%, sono stati registrati 592 lesioni semplici, 177 vie di fatto, 121 coazioni, 162 infrazioni in 48 casi d’aggressione, 36 minacce/atti di violenza nei confronti delle autorità e, come sopraindicato, 39 rapine.
Tra gli episodi di violenza grave figura il "fatto di sangue" consumatosi a Solduno la sera del 24 ottobre scorso, durante il quale una ragazza 22enne era stata gravemente ferita all’addome da parte del suo ex fidanzato con un’arma da fuoco, dopo che quest’ultimo aveva ammanettato e imbavagliato l’attuale compagno della ragazza.
Un altro caso riguarda il sequestro e il tentato omicidio di un 18enne del Mendrisiotto da parte di un gruppo di 20enni e di un 30enne del Luganese per 2’000 franchi di cocaina non pagata. Gli aggressori sono stati arrestati il giorno seguente. Sono stati accusati di sequestro di persona e rapimento, tentato omicidio, esposizione a pericolo della vita altrui, lesioni gravi, aggressione, omissione di soccorso e altri reati minori. Titolare dell’inchiesta, la procuratrice pubblica Valentina Tuoni. Di recente il processo, con condanne a pene comprese fra 6 a 11 anni di carcere.
Tra i casi registrati nel 2021 figurano anche due omicidi di donne, omicidi che sono stati commessi con susseguente "suicidio degli autori". Il primo, avvenuto a Breganzona presso un abitazione privata, ha visto come protagonista una coppia di anziani, un dramma famigliare. Il secondo omicidio invece, commesso in zona Golena a Bellinzona, ha visto come vittima una 44enne, che era intenta a fare una passeggiata, e un 53enne, il quale avrebbe aperto il fuoco contro di lei, prima di farlo contro di sé.