Ticino

Idroelettrico, sale la produzione dell’Ofima e calano i costi

L’esercizio 2020/21 si è chiuso con risultati in crescita. Al Cantone vanno 21 milioni di franchi per i canoni d’acqua

La diga di Robiei dell’Ofima
(Archivio Ti-Press)
28 marzo 2022
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Nell’esercizio 2020/21 le centrali Ofima hanno generato 1’545 milioni chilowattore (kWh), 14% in più rispetto alla media pluriennale. "Hanno propiziato questa buona produzione le precipitazioni dell’anno, risultate leggermente superiori alla media e il crescente fabbisogno di elettricità, che ha compromesso parzialmente l’accumulo di riserve idriche nei bacini in vista della stagione fredda", si legge in una nota delle Officine idroelettriche della Maggia.

L’esercizio 2020/21 chiude con uscite pari a 75,6 milioni di franchi, 3,1 milioni meno dell’anno precedente. Il costo di produzione per kWh ammonta a 4,3 centesimi. "Alla luce dell’attuale valore dell’elettricità sui mercati internazionali, questo costo è da considerarsi molto basso", si spiega nella nota in cui si precisa che "l’elettricità da forza idrica non è solo rinnovabile, ma anche particolarmente economica".

Nell’esercizio in esame, fra le principali uscite figurano i canoni d’acqua pagati al Cantone per un ammontare di 21 milioni di franchi, i costi del personale (108,7 unità a tempo pieno) pari a 11,8 milioni di franchi e le imposte versate a Confederazione, Cantone e Comuni per un totale di 5,1 milioni di franchi. Per il rinnovo e la manutenzione degli impianti sono stati investiti 6,6 milioni di franchi. Il progetto più importante concerne il rinnovo dell’automazione della centrale di Verbano, avviato nel 2020 e che terminerà nel 2023. Accanto a questo progetto numerosi altri lavori soprattutto sulle opere di captazione dell’acqua, nelle centrali idroelettriche e sulle numerose teleferiche di proprietà dell’azienda, il tutto per mantenere il buono stato gli impianti.

Si è ulteriormente sviluppata l’attività del Centro di competenze impianti a fune di Ofima. Oltre a disporre di una squadra di operai specializzati, sono stati intrapresi notevoli sforzi per creare anche un ufficio tecnico in grado di fornire prestazioni ingegneristiche finora reperibili solo presso fornitori d’oltralpe. "La collaborazione fattiva fra i vari gestori di impianti di risalita ticinesi è la premessa per assicurare, in maniera efficiente e allo stesso tempo economica, la sicurezza e la disponibilità di tutte queste infrastrutture", si ricorda.

Rinnovo del Cda

Lasciano la società i signori Corrado Rossini (vicepresidente e rappresentante dell’azionista Cantone Ticino), Peter Lustenberger e Benedikt Loepfe. Quali successori, l’assemblea generale, svoltasi lo scorso 25 marzo, ha nominato nel Consiglio d’amministrazione i signori Roberto Pronini, Viktor Lir e Philippe Heinzer, mentre sono stati riconfermati Jörg Huwyler (presidente), Marco Passalia, Guy Bühler, Amédée Murisier, Claus Schmidt, Markus Dietrich e Marcel Ottenkamp. Il rendiconto è consultabile da domani sul sito www.ofima.ch