La chiedono una trentina di associazioni corona-scettiche a livello nazionale, tra cui gli Amici della Costituzione
Una commissione extraparlamentare d’inchiesta indipendente per appurare quanto di errato è stato fatto dalle autorità pubbliche, in particolare dal Consiglio federale e dai componenti della task force Covid, a proposito della gestione della pandemia. «Vogliamo capire se il santo sia valso la candela, come si dice in dialetto», ha affermato Isa De Luca della sezione ticinese dell’associazione Amici della Costituzione durante una conferenza stampa convocata questa mattina a Castione in un centro fitness. Alla richiesta si sono unite una trentina di associazioni corona-scettiche. Non si capisce chi dovrebbe istituire tale commissione visto che il processo democratico – in Svizzera – è stato rispettato. Per due volte le decisioni del Consiglio federale sono state approvate dal Parlamento e contestate davanti al popolo che poi le ha avallate. La legge Covid è stata infatti accettata a larga maggioranza l’ultima volta il 28 di novembre dello scorso anno. «Un appoggio viziato dalla paura instillata nelle persone», ha affermato da parte sua Jürg Heim, sempre degli Amici della costituzione. Secondo Heim non sarebbero stati indagati, né dalla stampa né da autorità pubbliche, i conflitti d’interesse che i membri della task force scientifica avrebbero avuto. Un’affermazione non confutabile dai fatti, comunque.
La richiesta di una Commissione indipendente d’inchiesta è stata formalizzata negli scorsi giorni attraverso una lettera aperta inviata a tutti gli eletti nei vari livelli istituzionali federali e cantonali. «Dopo due anni in modalità pandemica, è urgente fare una pausa e analizzare a fondo ciò che è stato», ha ricordato ancora Isa De Luca. «Nella più grande crisi globale del dopoguerra, molte persone sono state scosse e gli sconvolgimenti sociali sono profondi. Inoltre, molti indizi ci fanno capire che si starebbe ancora lavorando intensamente su misure che finora non hanno prodotto alcun beneficio dimostrabile e che violano la Costituzione e i diritti umani», si legge nella lettera aperta. La contrarietà dei corona-scettici è nei confronti dei test Pcr, ritenuti fallaci, dell’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi e del vaccino. La mascherina – secondo i contrari – farebbe più danno che altro mentre il vaccino sarebbe pericoloso e ancora in fase di test: «Solo in Europa ci sono stati 41mila morti a causa delle reazioni avverse al vaccino», ha affermato Isa De Luca. Un dato – precisiamo noi – non suffragato né delle autorità sanitarie nazionali e internazionali, né da studi scientifici accreditati. «Ed è per questa ragione che c’è bisogno di una Commissione indipendente», ha affermato da parte sua Maria Invernizzi, altra aderente all’associazione Amici della Costituzione.