La prima giornata cantonale si celebrerà lunedì 21 marzo, un momento di riflessione su natalità e relazioni intergenerazionali
Un momento di riflessione volto a stimolare la discussione e la partecipazione della popolazione e degli enti attivi sul territorio. È questo uno degli obiettivi della Giornata cantonale sulla vita voluta dal Gran Consiglio e istituita dal Dipartimento della sanità e della socialità per il 21 marzo, l’inizio della primavera.
"La Giornata cantonale sulla vita nasce in seguito all’accoglimento, nel 2019, della mozione ‘Una giornata per la vita’. Coordinato dalla Divisione dell’azione sociale e delle famiglie del Dipartimento della sanità e della socialità, questo momento di riflessione cadrà simbolicamente ogni primo lunedì di primavera: stagione legata, nell’immaginario collettivo, al risveglio e alla rinascita", si legge in una nota stampa.
Grazie al coinvolgimento dei numerosi enti e partner istituzionali attivi sul territorio sarà possibile costruire un percorso tematico su questioni molto diversificate: dalla natalità alle relazioni umane intergenerazionali, dalla dignità umana alla qualità di vita, senza dimenticare l’importanza dell’ambiente in cui viviamo.
La prima edizione della Giornata cantonale sulla vita vede innanzitutto il coinvolgimento di un istituto scolastico, che lunedì 21 marzo riceverà la visita ufficiale dei consiglieri di Stato Raffaele De Rosa e Manuele Bertoli. Sarà questa l’occasione per presentare i lavori svolti dai bambini di terza elementare che hanno avuto occasione di riflettere sul tema e darne una propria rappresentazione attraverso disegni e giochi di parole. Le opere dei bambini hanno permesso il lancio dell’iniziativa, arricchendo il materiale rivolto a diversi destinatari, tra cui i residenti di tutte le case per anziani del Cantone Ticino.
Considerata infine l’origine dell’iniziativa, si è voluto dedicare un gesto anche ai membri del Gran Consiglio, che in occasione della seduta del 14 marzo hanno ricevuto un pensiero (una piantina di rosmarino) preparato dagli utenti del laboratorio agricolo protetto ‘Orto il Gelso’ della Fondazione San Gottardo.