Ticino

Ticino Turismo festeggia i suoi primi cinquant’anni

Un libro e una mostra itinerante che toccherà le città del Cantone al centro delle iniziative per il Giubileo. Trotta: ‘Ci avviciniamo al territorio’

La mostra itinerante parte da Piazza del Sole a Bellinzona
(Ti-Press)
11 marzo 2022
|

«Sono certo che grazie all’esperienza maturata in questi cinquant’anni Ticino Turismo saprà continuare per un altro mezzo secolo ad affrontare proattivamente i cambiamenti in atto, con un marcato accento su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità». È con questo augurio che il direttore del Dipartimento finanze ed economia Christian Vitta ha inaugurato l’incontro con la stampa per festeggiare il Giubileo dell’Agenzia turistica ticinese. «Viaggiare significa scoprire, conoscere e imparare. E il Ticino, grazie a tutti gli attori del comparto turistico, può offrire esperienze uniche, emozionanti e avvincenti» afferma ancora Vitta, ricordando che «il settore del turismo genera circa il 10% del Prodotto interno lordo ticinese e il 12% del totale dei posti di lavoro. È dunque fondamentale valorizzare e mettere a frutto questo patrimonio, stimolando la creazione di posti di lavoro e di positive ricadute economiche, grazie a un lavoro sinergico a tutti i livelli».

Ticino Turismo, rileva il direttore del Dfe, «ha saputo favorire questa dinamica, assumendo un ruolo di regia in questo contesto, ed è un attore importante della politica turistica cantonale che rappresenta, a sua volta, un tassello chiave della strategia di sviluppo economico promossa dal dipartimento che dirigo». Dipartimento che negli anni «con i vari crediti, il Ticino Ticket e l’iniziativa ‘Vivi il tuo Ticino’ per fronteggiare le conseguenze della pandemia sul settore ha svolto un ruolo importante e contribuito a dare slancio a un comparto motore per tutta l’economia cantonale».

25 poster d’epoca, 25 opere d’arte di oggi

Un compleanno importante come il cinquantesimo merita i giusti festeggiamenti e il direttore di Ticino Turismo Angelo Trotta spiega come «le iniziative messe in campo vogliono sottolineare la ripartenza del settore dopo un periodo di chiusure e limitazioni. Il nostro obiettivo, per il 2022 ma anche per gli anni a venire, è quello di avvicinare l’Att al territorio, coinvolgendo maggiormente i residenti».

A partire dai due progetti che accompagnano questo Giubileo: la mostra itinerante ‘Saluti dal Ticino’, dove a 25 poster turistici d’epoca si affiancheranno 25 opere realizzate da vari artisti svizzeri con la collaborazione dell’associazione culturale Creattivati, e un libro, ‘Immagine Ticino’, curato dal giornalista Michele Fazioli, che ripercorre con testi e foto questi cinquant’anni. Il libro, il cui progetto grafico è curato dall’agenzia creativa Variante, per Fazioli «rappresenta un concetto di fondo: la politica turistica in mezzo secolo ha riflesso, interpretato, in certi versi anticipato l’immagine di un Paese in movimento dentro un mondo in rapida mutazione». Decennio per decennio vengono analizzate in parallelo, a specchio, l’evoluzione del turismo con l’evoluzione della società e del cantone ma, ricorda il presidente dell’Att Simone Patelli, «il turismo ticinese non comincia cinquant’anni fa, perché già ai tempi della Belle Époque i viaggi erano frequenti».

Solari: ‘La promozione turistica ha ridato dignità al Ticino’

A prendere la parola, dopo essere stato citato da tutti gli interventi che si sono seguiti, Marco Solari, direttore dal 1972 al 1991 e presidente dal 1996 al 1998 e dal 2007 al 2015. Solari, in mezzo a tanta festa, ricorda l’importantissimo ruolo sociale avuto dall’Ente per il turismo ticinese: «Non doveva essere unicamente un ufficio di promozione turistica, ma uno strumento per ridare dignità al Paese. Voi tutti non potete ricordarvi come era visto il Ticino un volta, come era periferico, guardato dall’alto in basso, con un certo paternalismo, eravamo definiti ‘bravi soldati’ subendo da parte di chi lo diceva un sentimento di superiorità che non era accettabile».