Nel secondo anno di attività sono state oltre 7’600 le persone (+70%) che si sono rivolte alla sede bellinzonese che ora è nella rete internazionale
Sono state oltre 7’600 le persone che l’anno scorso si sono rivolte, gratuitamente e senza appuntamento, alla Città dei mestieri, la struttura per consulenze, partecipazioni a eventi legate al mondo del lavoro e della formazione. La progressione è stata di oltre il 70% rispetto al 2020. Il primo semestre 2022 si apre con 70 eventi già in agenda e un padiglione virtuale nella fiera Swiss Virtual Expo, vincitrice del premio Möbius 2021. Sono questi i principali dati resi noti dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) e il Comitato guida della Città dei mestieri della Svizzera italiana per il secondo anno di attività. L’anno scorso la struttura di Bellinzona ha conseguito il label “en fonctionnement”, entrando così a tutti gli effetti nella rete internazionale delle Città dei mestieri.
Questo secondo anno di attività, seppur ancora segnato dalle difficoltà legate al coronavirus e alle restrizioni in vigore, si è distinto per il raggiungimento di due importanti traguardi. Nell’intervento di apertura, Manuele Bertoli, direttore del Decs, ha espresso soddisfazione per l’ottenimento del label definitivo di Città dei mestieri da parte del Réseau International des Cités des métiers con sede a Parigi. La Città dei mestieri della Svizzera italiana è ora formalmente la ventiseiesima struttura riconosciuta a livello internazionale, la seconda in Svizzera dopo quella di Ginevra, in una rete estesa in 7 nazioni e 3 continenti. Proseguendo con lo spirito d’iniziativa e la grande flessibilità dimostrati nel 2021, la Città dei mestieri della Svizzera italiana ha inoltre segnato un rilevante aumento dell’utenza, in particolare negli eventi di presentazione delle opportunità formative di base e superiore, per giovani e adulti, rafforzando sinergie e collaborazioni con le organizzazioni del mondo del lavoro.
Per Nicola Pini, presidente del Comitato guida che riunisce rappresentanti degli uffici cantonali coinvolti e le principali organizzazioni professionali e sindacali cantonali, il secondo anno di attività ha permesso di sviluppare ulteriormente il partenariato pubblico-privato e di coinvolgere ancora più attivamente i partner esterni e le organizzazioni del mondo del lavoro, in particolare nell’elaborazione e animazione del programma di eventi, con tanto di presentazioni di professioni e momenti di assunzione promossi da aziende o associazioni di categoria. Un’attenzione particolare, in questo senso, è stata dedicata alla formazione professionale, per i posti di apprendistato ma anche per i percorsi del terziario professionale. Inoltre, grazie al marchio ProMuove, la Città dei mestieri ha sostenuto interessanti iniziative sul territorio, ampliando ulteriormente sinergie e collaborazioni. Fra gli aspetti qualitativi da segnalare, oltre il già citato ottenimento della certificazione internazionale, anche il riscontro positivo di molti utenti, che negli appositi formulari hanno lodato disponibilità, professionalità e serietà dei consulenti. Infine, Pini ha rilevato come la Città dei Mestieri, grazie in particolare al suo Centro di documentazione e ai computer a disposizione dell’utenza, abbia permesso a diverse persone – se necessario con la dovuta consulenza – di effettuare ricerche di lavoro o candidature online, sostenendo così chi, in questa pandemia, ha sofferto della mancanza di conoscenze o infrastrutture informatiche.
Tatiana Lurati Grassi, capo dell’Ufficio della formazione continua e dell’innovazione della Divisione della formazione professionale, ha presentato una sintesi dell’attività. Nel 2021 si è constatato un incremento rilevante dell’utenza: 7’646 persone hanno usufruito di uno o più servizi offerti dalla struttura, 3’187 rispetto al 2020 (+71%). Si sottolinea in particolare un aumento di utenza negli eventi (+2’634 persone), nel centro di documentazione multimediale (+147 persone) e nelle consulenze dell’area Orientarsi (+111 persone). Nel 2021 sono stati organizzati 260 eventi, più che raddoppiati rispetto ai 114 del 2021, in presenza (48%) o online (52%).
I dati 2021 confermano che i fruitori della Città dei mestieri sono un pubblico diversificato. Vi è una sostanziale omogeneità tra uomini (52%) e donne (48%). Più della metà delle persone che si è rivolta alla struttura è in età adulta (55%), seguono i giovani tra i 18 e 25 anni (27%) e i ragazzi e ragazze con meno di 18 anni (18%). L’area di consulenza individuale maggiormente sollecitata è stata ‘Orientarsi’ (38%), seguita da ‘Trovare lavoro (30%), ‘Perfezionarsi e riqualificarsi’ (21%) e ‘Vivere l’apprendistato’ (11%).
Questo terzo anno di attività si apre con una ricca agenda degli eventi, 70 già programmati nel primo semestre 2022, e l’inaugurazione di un padiglione della Città dei mestieri della Svizzera italiana nella fiera Swiss Virtual Expo organizzata dall’associazione Ated e vincitrice del premio Möbius 2021 per la categoria “editoria mutante”. Il padiglione della Città dei mestieri della Svizzera italiana ha 25 stand, nei quali è possibile scaricare opuscoli informativi e visionare video. Oltre allo stand principale, vi sono 18 stand dei settori professionali con collegamenti diretti al sito www.orientamento.ch verso le professioni che si possono apprendere con la formazione professionale di base e 6 stand nei quali è possibile informarsi sul sistema formativo svizzero, sulla maturità professionale, come cercare un posto di apprendistato, sulla formazione professionale superiore e quella continua e sulle possibilità per apprendere una lingua straniera o per esperienze di mobilità. Si tratta di un progetto pilota che permetterà di esplorare nuove tecnologie e opportunità innovative per raggiungere in particolare il pubblico giovane alla ricerca di informazioni sulle professioni e sui percorsi formativi di base e superiore.