Domani ricomincia la scuola con le nuove regole. Niente diritto all’insegnamento in famiglia per i genitori no mask
Da domani si torna a scuola e la novità più discussa è certamente l’obbligo di mascherina già a partire dalla prima elementare. Una misura in vigore almeno fino al 25 febbraio – ultimo giorno di lezione prima delle vacanze di Carnevale – per frenare la diffusione della contagiosissima variante Omicron, che però non ha mancato di suscitare malumori e proteste. Ma mentre i genitori ‘no mask’ scendono nelle piazze e chiedono il diritto all’homeschooling – l’insegnamento in famiglia – le autorità escludono categoricamente queste opzioni.
Erano circa cinquecento, ieri in Piazza Governo a Bellinzona, i manifestanti contro il nuovo obbligo di mascherina a scuola anche per i più piccoli, mentre oltre quattromila sono le firme in calce a una petizione in materia rivolta al governo cantonale. Alcuni genitori minacciano di non mandare a scuola i loro figli, com’era già successo quando a inizio dicembre l’obbligo fu introdotto a partire dalla quarta elementare. Altri rivendicano appunto la possibilità di accedere all’insegnamento in autonomia a casa, opzione categoricamente esclusa dal direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport Manuele Bertoli: «La legge prevede questa possibilità solo in situazioni molto particolari legate a esigenze estremamente specifiche dell’alunno, ma sicuramente non è questo il caso».
In effetti, l’articolo 90 della Legge della scuola recita: “Per ragioni particolari d’ordine psichico o fisico il Dipartimento può eccezionalmente autorizzare l’insegnamento obbligatorio impartito presso le famiglie, accertando e vigilando che esso corrisponda alle esigenze della Costituzione federale, della presente legge, delle disposizioni esecutive e dei piani di studio”. Difficile ritenere ‘eccezionale’ la situazione soggettiva di pochi alunni nel contesto di una pandemia globale.
D’altronde, lo stesso Bertoli aveva già annunciato la settimana scorsa che sarà «il primo a essere felice quando si potranno togliere queste restrizioni, soprattutto per i bambini più piccoli». Col nuovo anno va poi ricordato che si sono di fatto superate le quarantene di classe, a favore di un sistema che obbliga all’isolamento solo gli alunni positivi o con un familiare positivo.