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L’Ufficio dei gpc chiede un giudice supplente temporaneo

Lettera a Gobbi per la designazione di un rinforzo sino all’entrata in funzione del quarto magistrato di garanzia. Il governo informa il parlamento

(Ti-Press)
7 gennaio 2022
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L’Ufficio dei giudici dei provvedimenti coercitivi (gpc) sollecita la designazione di un giudice supplente temporaneo. Sino all’entrata in funzione del quarto magistrato ordinario. Che il parlamento, su proposta anche del Consiglio di Stato, ha ripristinato con decisione presa nella seduta dello scorso 1. giugno, cancellando di fatto il ‘taglio’ di un gpc operato nel quadro della manovra di risparmio del 2016 per risanare le finanze cantonali. Il Gran Consiglio ha intanto nominato (8 novembre 2021) René Libotte, procuratore pubblico del Canton Grigioni, quale quarto giudice dei provvedimenti coercitivi. Mentre l’Assemblea federale ha eletto il mese scorso Maurizio Albisetti Bernasconi, presidente dell’Ufficio ticinese dei gpc, giudice della Corte d’appello del Tribunale penale federale.

L’autorità giudiziaria propone Krizia Kono-Genini quale supplente

La richiesta di un rinforzo provvisorio è contenuta in una lettera che l’Ufficio dei gpc, magistrati chiamati fra l’altro a confermare o meno gli ordini di arresto, ha inviato di recente (è datata 30 dicembre) al direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi. “Come noto - scrive l’Ufficio - il Gran Consiglio ha deciso il potenziamento dell’Ufficio dei gpc a quattro giudici a far tempo dal 1° gennaio 2022. Tale decisione ha fatto seguito alle numerose segnalazioni di questo Ufficio, volte a ottenere un rafforzamento dell’organico. In considerazione del fatto che il giudice René Libotte entrerà in funzione il 1° aprile 2022, dovendo rispettare i termini di disdetta del precedente impiego, e che in pari data l’attuale presidente dei gpc, giudice Maurizio Albisetti Bernasconi, cesserà la sua attività presso questo Ufficio, la posizione del quarto giudice rimarrebbe scoperta per i primi mesi del 2022. Sono pertanto adempiute le condizioni per procedere alla nomina di un giudice supplente ex art. 24 Log (la Legge sull’organizzazione giudiziaria, ndr) sino alla nomina ed entrata in funzione del quarto giudice di ruolo/ordinario”. L’autorità giudiziaria propone quindi l’avvocata Krizia Kono-Genini, che, "essendo attiva quale segretaria giudiziaria presso questo Ufficio da oltre dieci anni, nel corso dei quali ha dimostrato, a consenso unanime dei tre giudici ora in carica (Albisetti Bernasconi, Ursula Züblin e Paolo Bordoli, ndr), competenze professionali, efficienza, autonomia e capacità di decidere, garantirebbe un’operatività immediata. L’interessata ha già dato il proprio assenso ad assumere la funzione di giudice supplente”.

Il Consiglio di Stato scrive al Gran Consiglio

L’articolo 24 della Log afferma che “in caso di vacanza di qualsiasi seggio giudiziario o di impedimento di carattere durevole, il Consiglio di Stato può designare un supplente a ricoprire l’ufficio fino alla sostituzione o alla cessazione dell’impedimento”. In passato il ricorso del governo al 24 ha generato qualche frizione con il parlamento, autorità di nomina dei magistrati. Raccogliendo l’invito rivoltogli a suo tempo dal legislativo, il Consiglio di Stato ha così subito informato, nero su bianco, il Gran Consiglio, ovvero l’Ufficio presidenziale e la commissione ‘Giustizia e diritti’, della richiesta avanzata dai giudici di garanzia. Richiesta “da valutare in tempi congrui”. Aggiunge il governo nella comunicazione al Gran Consiglio: “L’Ufficio giudiziario in questione è stato oggetto di decisione di potenziamento da parte del parlamento. Frattanto è avvenuta la procedura di nomina del quarto giudice la cui entrata in funzione è prevista al 1° aprile prossimo. A partire dalla medesima data, l’attuale presidente lascerà l’Ufficio per assumere la funzione di magistrato presso il Tribunale penale federale, ciò che imporrà la designazione di un nuovo giudice con i tempi che ne deriveranno per la sua effettiva entrata in funzione”. La richiesta dell’Ufficio dei gpc è “di poter far capo a un giudice supplente fino all’entrata in funzione del neo designato quarto giudice ordinario Libotte, tramite la designazione giusta l’art. 24 Log da parte del governo in tale funzione, di una segretaria giudiziaria attiva da anni presso la medesima autorità e quindi con una solida esperienza in materia. La designazione dell’avv. Krizia Kono-Genini permetterebbe di poter gestire al meglio l’attività dell’Ufficio in questi primi tre mesi dell’anno, garantendo – in questo periodo contrassegnato dall’incertezza a livello sanitario – la presenza di quattro giudici. È verosimile, a mente dello scrivente Consiglio, che tale designazione debba poi protrarsi fino all’entrata in funzione del successore del giudice Albisetti: su questo eventuale prolungo, andrà ad ogni modo valutata, come in passato, l’opportunità di designare quale supplente un candidato alla funzione a concorso, nell’ottica di non interferire in alcun modo nella procedura di nomina”. Citando l’articolo 24, il Consiglio di Stato sostiene che “ci troviamo in un caso di vacanza, essendo da tempo effettiva la decisione parlamentare di potenziamento e ritenendo le tempistiche legate all’entrata in funzione del giudice Libotte”. Prosegue l’Esecutivo: “In simili circostanze, richiamando quanto postulato dal parlamento in merito all’applicazione dell’articolo 24 da parte dello scrivente governo, veniamo quindi a voi, chiedendovi di determinarvi in tempi brevi circa la richiesta in oggetto e più puntualmente (1) sull’accordo di procedere alla designazione di un giudice supplente ex 24 Log sino al 31 marzo 2022 nonché (2) sulla designazione dell’avv. Krizia Kono-Genini in tale funzione”.

La presidente della commissione parlamentare: ritengo che i presupposti ci siano, ne discuteremo lunedì

«Personalmente - dice da noi interpellata la presidente della ‘Giustizia e diritti’ Sabrina Aldi (Lega) - ritengo che ci siano i presupposti per l’applicazione del 24 e anche per la designazione della persona indicata dall’Ufficio dei gpc, la quale potrebbe dare effettivamente da subito manforte ai tre giudici ora in carica. Come commissione ne discuteremo comunque nella riunione di lunedì prossimo».