Soddisfatto il Comitato formato da 21 associazioni e guidato dal sindacato dei servizi pubblici e sociosanitari Vpod
Il Sindacato del personale dei servizi pubblici e sociosanitari Vpod Ticino lo scorso 29 ottobre ha lanciato il referendum contro “la squilibrata e grave decisione finanziaria del Parlamento, che danneggia gli utenti e il personale delle strutture sociosanitarie, gli enti universitari, la scuola e i servizi cantonali per la popolazione”.
Per far questo ha costituito nel mese di novembre il Comitato referendario contro i tagli, che ha raccolto oltre 10mila firme (10’263 per la precisione di cui 8’326 già vidimate, ndr) contro il decreto legislativo del 19 ottobre 2021: ne occorrevano settemila. Saranno quindi i cittadini a decidere se avallare o meno la decisione del Gran Consiglio.
“Al Comitato referendario hanno aderito ben 21 associazioni, sindacati e partiti, ciò che ha dato forza e rappresentatività sociale al referendum, permettendo di coinvolgere numerose persone, preoccupate dai tagli, e di raccogliere in poche settimane 10mila firme”, si legge in una nota stampa.
Ricordiamo che con il referendum si dice ‘No’ al Decreto legislativo (cosiddetta iniziativa Pamini-Morisoli) concernente il pareggio del conto economico entro il 31 dicembre 2025 con misure di contenimento della spesa e senza riversamento di oneri sui Comuni, votato il 19 ottobre 2021 dal Gran Consiglio.