Il servizio di supporto psicosociale alle vittime direttamente o indirettamente coinvolte in eventi traumatici ha assistito 396 persone nel 2021
396 persone assistite per 624,5 ore di intervento: questo il bilancio annuale, presentato oggi, dell’attività del Care Team Ticino (CTTi), un servizio che offre sostegno psicosociale nell’immediato alle vittime (familiari e/o persone coinvolte) in caso di eventi potenzialmente traumatici come catastrofi o incidenti gravi. Il CTTi, che impiega militi delle sei Regioni di Protezione civile ed è attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 grazie ai picchetti, garantisce il necessario supporto, oltre alle persone direttamente coinvolte nell’evento, anche a coloro che vi assistono senza esserne implicati in prima persona. Un servizio che, stando alle attestazioni di ringraziamento giunte, “testimoniano dell’apprezzamento di questo servizio da parte della cittadinanza”, recita il comunicato odierno.
Il CTTi è impegnato in molteplici campi d’intervento, fra cui principalmente le catastrofi naturali, gli infortuni mortali, gli incidenti stradali, gli omicidi, i suicidi. Nel 2021 il CTTi è stato in particolare sollecitato nell’ordine per decessi improvvisi in casa (15), suicidi (15), annegamenti (7) e omicidi (5). Gli interventi, 70 complessivamente fino ad oggi, sono leggermente aumentati se paragonati agli anni precedenti; il mese di luglio ha visto il team particolarmente sollecitato con 12 interventi.
Dalla sua costituzione nel 2015, il CTTi è intervenuto in 396 eventi garantendo l’assistenza a 2’344 persone (adulti e minori), per un totale di 2’771,5 ore d’intervento (media di 7 h a intervento). Il CTTi ha pure formato (con formazione di base e continua), oltre ai propri operatori denominati care givers, anche enti esterni, ed in particolare gli agenti di polizia che offrono supporto (peer) internamente nei vari Corpi.