Il rapporto del Governo a due anni dal primo biennio di applicazione delle modifiche di legge sull’educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia
A due anni dal primo biennio effettivo di applicazione delle modifiche legislative sull’educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia (Eccd), il Consiglio di Stato ha approvato e trasmesso al Gran Consiglio il primo rapporto di valutazione, come prescrive la legge.
Nel dar seguito al mandato legislativo si è tenuto conto delle specificità di ogni ordine scolastico coinvolto. Per quanto riguarda il settore delle scuole medie, il capitolo 7 del ‘Piano di studio della scuola dell’obbligo’ è stato suddiviso dagli esperti per l’insegnamento della storia e della civica in due parti distinte, riferite l’una alla Storia e l’altra all’Eccd.
Nel settore medio superiore, invece, analizzando i piani di studio del liceo e della Scuola cantonale di commercio, gli esperti hanno concluso che si potesse dar seguito al nuovo articolo di legge senza effettuare modifiche o complementi ai documenti esistenti. Nel settore professionale, per contro, sono state introdotte cinque misure tese a soddisfare i requisiti legislativi; in questo settore, precisa il Consiglio di Stato, l’Eccd non costituisce una disciplina a sé stante, ma va considerata in relazione con altre discipline.
L’educazione civica, così come modificata, ha fatto registrare alle scuole medie un diffuso interesse da parte degli allievi, soprattutto per quanto riguarda le simulazioni nel primo biennio, ma anche per le attività ludiche o di laboratorio, mentre nel secondo biennio è stata l’attualità ad interessare principalmente gli alunni. Per contro, le pochissime ore-lezione a disposizione rendono difficile la valutazione della disciplina, e perplessità sorgono anche riguardo all’aggravio dell’onere lavorativo del docente di Storia e di Eccd per la doppia valutazione.
Per il settore medio superiore non si constatano osservazioni particolari: è stata valorizzata maggiormente l’attualità politica, nell’ambito dell’impostazione preesistente, e l’assegnazione della nota di Eccd non ha fatto registrare problemi.
Il settore professionale ha fatto infine rilevare un’accresciuta conoscenza del sistema politico cantonale e confederale, attestata da un questionario a oltre 1’800 persone in formazione. Al contempo però, precisa il CdS, “è emerso che l’interesse per le conoscenze nozionistiche dell’ECCD appartiene a una sfera assai lontana dalla quotidianità degli studenti”.