Per raggiungere gli obiettivi della strategia della Confederazione le azioni possibili sono molte
«I Comuni sono dei partner fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi della strategia energetica 2050 della Confederazione», afferma Michela Sormani di Enermi, azienda che offre consulenza ai Comuni che mirano ad attuare una politica energetica sostenibile. Città e paesi sono «gli enti pubblici più vicini ai cittadini, che facilmente possono creare le condizioni quadro favorevoli per l’adozione di comportamenti o misure che puntino al traguardo auspicato dalla Svizzera». Durante l’incontro organizzato da ‘SvizzeraEnergia per i Comuni’ sono stati presentati i programmi esistenti a cui possono aderire gli enti. Tra questi c’è ‘Società a 2000 watt’. «Ci sono due scadenze temporali: il 2030 e il 2050», illustra Antonella Realini di Enermi. «Questi obiettivi toccano l’energia primaria, le emissioni di gas serra e la percentuale di energie rinnovabili nel consumo finale. Entro il 2030 si vuole ridurre l’energia primaria a 3mila watt per abitante, per arrivare nel 2050 a duemila». Nel 2018 il consumo medio di energia in Svizzera era di 4’500 watt.
Aderendo al programma i Comuni possono «definire il proprio percorso di riduzione conforme a quello svizzero», dice Sormani. Si tratta di tracciati personalizzati in quanto ogni territorio ha le sue particolarità: «Quelli caratterizzati da una prevalenza di case o residenze partiranno da un valore di consumo per abitante inferiore alla media, quello che ha tantissime industrie partirà da un punto più alto. L’importante è che tutti arrivino a raggiungere gli stessi obiettivi percentuali di riduzione in modo che la Svizzera in media raggiunga il suo obiettivo di watt ed emissioni entro il 2050». A cosa bisogna prestare attenzione per essere una società più sostenibile? Le azioni possibili sono molte, tra cui «non installare riscaldamenti a energia fossile, utilizzare esclusivamente elettricità proveniente da fonti rinnovabili e acquistare alimenti della regione».
«SvizzeraEnergia – su mandato della Confederazione – promuove le misure libere e volontarie che permettono di raggiungere gli obiettivi nazionali», spiega Belinda Tria dell’Ufficio federale dell’energia. «Il programma ha tre campi d’azione prioritari: questi settori sono responsabili del 74 per cento del consumo finale in Svizzera. Il primo comprende l’efficienza energetica degli edifici e le energie rinnovabili per le economie domestiche, il secondo la mobilità privata e delle aziende e il terzo gli impianti e i processi nell’industria e nei servizi».