Il progetto ticinese e-Health ha attenuto la certificazione necessaria per legge. La fase di test è prevista nel corso del 2022
La Comunità di riferimento ticinese, rappresentata dall’Associazione e-Health Ticino, ha ottenuto la certificazione ai sensi della Legge federale sulla cartella informatizzata del paziente (Lcip). Si tratta di un passo determinante nello sviluppo della sanità elettronica in Ticino. Il progetto è promosso dal Dipartimento della sanità e della socialità per il tramite dell’Ufficio del medico cantonale e si avvale della collaborazione dei principali attori della sanità ticinese.
L’Associazione e-Health Ticino, costituita nel 2016, si sta occupando di concretizzare il progetto di cartella informatizzata del paziente. Dopo anni di lavoro, lo scorso 17 settembre ha ottenuto la certificazione ai sensi della Legge federale sulla cartella informatizzata del paziente (Lcip).
“Con il raggiungimento di questo importante traguardo – si legge in un nota – vengono attestate la sicurezza del sistema di gestione della cartella informatizzata del paziente e la qualità delle misure tecnico organizzative messe in atto da parte della Comunità di riferimento ticinese e dalle strutture sanitarie a lei affiliate”.
Per poter offrire la cartella informatizzata alla popolazione, l’Associazione e-Health Ticino ha dovuto soddisfare 460 requisiti tecnici e organizzativi in grado di garantire la protezione e la sicurezza delle informazioni sanitarie personali.
“Le informazioni contenute nella cartella informatizzata possono essere consultate in qualsiasi momento dai professionisti della salute autorizzati e dal paziente stesso. Grazie a questo strumento, il paziente dispone di un accesso semplice e sicuro alle proprie informazioni sanitarie e può così gestire le informazioni che riguardano la sua salute in tutta libertà”, si precisa ancora nella nota.
Nel prossimo futuro anche in Ticino sarà possibile aprire liberamente una cartella informatizzata. In questo modo si potrà beneficiare di una serie di ricadute positive su: “qualità delle cure; sicurezza del paziente; coordinamento delle cure; empowerment del paziente con il rafforzamento delle sue competenze sanitarie”.
Prima di poter essere messo a disposizione su larga scala, il sistema dovrà essere testato. Questa fase di rodaggio è prevista nel corso del 2022.