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Patente automobilistica, mille franchi non bastano

Tra spese obbligatorie, tasse e lezioni, iniziare a guidare è un salasso. Un atout però spesso necessario nell’ambito lavorativo

(Ti-Press)
13 settembre 2021
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«Personalmente, ritengo che la licenza di condurre sia a tutti gli effetti un attestato professionale, visto che in molte occupazioni è sempre più un requisito che i candidati devono soddisfare». Così Aldo Barboni, aggiunto e sostituto Caposezione della circolazione, sollecitato sui costi da sostenere per l’ottenimento della patente (categoria B) in Ticino. «Sempre più – prosegue – la formazione è importante in tutti i settori». Secondo Ivan Campari dell’Associazione consumatrici e consumatori della svizzera italiana (Acsi), si tratta però di «una spesa che va pianificata e non sottovalutata».

‘Importante fare due conti prima’

«Parliamo di tante piccole tappe che man mano si sommano, ma molte persone prendono in considerazione solo le spese principali – ricorda Campari –. Vi sono infatti diversi passaggi di natura amministrativa, che però rappresentano tutti dei costi aggiuntivi che vanno a nutrire un’uscita finale sicuramente non irrisoria». Barboni ci spiega quindi nel dettaglio i diversi step per richiedere l’apertura dell’incarto per l’ottenimento della licenza di allievo conducente: «L’interessato deve inoltrare la sua richiesta tramite un formulario scaricabile dal sito della Sezione circolazione, allegando due foto formato passaporto a colori, l’attestato della formazione di pronto soccorso e la copia del documento di legittimazione. Questo formulario deve essere compilato dall’ottico per il controllo della vista e, se si tratta della prima richiesta di una licenza di condurre, vidimato dal Municipio di residenza o dal servizio conducenti della Sezione della circolazione per il controllo dei dati personali». A ricezione della documentazione viene dunque aperto l’incarto e accordata l’ammissione a sostenere l’esame teorico, che condurrà in seguito al rilascio della licenza per allievo conducente. Sarà poi sostenuto l’esame pratico per l’ottenimento della patente. In tal senso, afferma Campari, «ciò che è sconsigliabile, nonostante probabilmente è quello che molti fanno, è dare per scontato che sia una cosa che va fatta e che quindi tanto vale ottenerla subito senza riflettere sui costi. È invece importante prendersi il tempo prima di cominciare l’iter per fare due conti e capire quali spese ci si troverà a fronteggiare. Si può per esempio pensare di mettere se possibile da parte i soldi già in precedenza o durante il percorso, così da essere più tranquilli». Bisogna poi tenere conto dell’importo relativo all’acquisto eventuale del materiale di studio per il teorico, al corso di teoria della circolazione, alle lezioni di scuola guida e al corso di formazione complementare. Costi però non di competenza della Sezione circolazione e che, in alcuni casi, non è comunque obbligatorio assumersi. In effetti, non è necessario prendere delle lezioni di guida con un maestro prima dell’esame pratico. Tant’è che Campari sottolinea che «c’è da fare una chiara distinzione tra coloro che hanno per così dire la fortuna di avere dei familiari o conoscenti che possono prendere attivamente parte alla pratica e tra chi si trova a dover fare affidamento quasi esclusivamente sui maestri conducenti. Per questi ultimi le spese possono lievitare veramente di parecchio».

‘Una formazione a vita’

Secondo Barboni, prepararsi a diventare conducenti di un veicolo è una formazione che serve per tutta la vita. «Per molti – rievoca – è essenziale anche per la propria attività professionale, privata e familiare. Va poi anche detto che a iter completo le competenze di chi ottiene la patente, verificate durante l’esame pratico, sono numerose: i partecipanti devono avere la padronanza del loro veicolo per non dare luogo a situazioni pericolose e reagire in maniera adeguata qualora tali circostanze si dovessero presentare, osservare le prescrizioni sulla circolazione stradale, contribuire alla sicurezza degli altri utenti, in particolare dei più deboli, mediante un atteggiamento attento alla personalità altrui, nonché guidare in modo parsimonioso e rispettoso dell’ambiente». Sull’esigenza spesso legata all’ottenimento della licenza di guida si allinea anche Campari. «Se da un lato – spiega – non posso esprimermi in merito alla correttezza o meno dei prezzi, quello che mi sento però di dire è che effettivamente la patente è per certi versi un bisogno basilare, che ad alcune persone serve per esercitare la propria professione. Pertanto, per coloro che veramente non possono permettersi di assumersi questi costi, ma che al contempo hanno bisogno per lavoro o altri motivi di avere una patente, delle soluzioni di aiuto potrebbero essere giustificate».