L'iniziativa parlamentare propone di dedurre un terzo del canone d'affitto pagato annualmente con tetti massimi a seconda dei componenti del nucleo abitativo
I contribuenti che non vivono in casa propria ma in affitto dovrebbero poter dedurre fiscalmente una quota del canone di affitto annuale. A chiederlo è il Ppd con un'iniziativa parlamentare di modifica della legge tributaria cantonale, elaborata a firma di Fiorenzo Dadò, Giorgio Fonio e Maurizio Agustoni a nome del gruppo in Gran Consiglio e presentata oggi in conferenza stampa.
La proposta del Ppd prende le mosse dal progetto di legge federale di modifica dell'imposizione della proprietà abitativa, che prevede che per le abitazioni occupate dai proprietari al loro domicilio il valore locativo venga soppresso tanto a livello federale quanto a livello cantonale, così come le deduzioni per i costi di conseguimento, ossia le spese di manutenzione, le spese di riattazione di immobili di nuova acquisizione, i premi d’assicurazione e le spese d’amministrazione da parte di terzi.
Analogamente, i proponenti chiedono che il nostro ordinamento cantonale sia reso "più sensibile" anche nei confronti dei contribuenti che non vivono in immobili di loro proprietà ma in affitto, come avviene ad esempio nel Canton Zugo. In dettaglio, la nuova norma prevede di dedurre in percentuale forfettaria il canone di affitto annuale con un tetto massimo differenziato a seconda della situazione personale del contribuente, quindi se con o senza figli o persone bisognose a carico: ciò partendo dal presupposto che in quest'ultimo caso si ha necessità di abitazioni con un maggior numero di locali e si affronta dunque una spesa maggiore rispetto ai single o a chi vive solo con il coniuge o il concubino.
In dettaglio, il tetto massimo degli importi deducibili, fissato in base alla situazione del mercato immobiliare attuale, sarebbe di 8'000 franchi per le persone con figli o persone bisognose a carico, e 6'000 franchi per tutti gli altri contribuenti: cifre che corrispondono a un terzo degli affitti medi annuali calcolati sul canone medio pagato in Ticino per un 4,5 locali (abitazione adattata ipoteticamente a un nucleo familiare con figli e/o persone bisognose a carico), che ammonta a circa 2'000 franchi mensili, e per un 3,5 locali che in media costa circa 1'500 franchi mensili. L’applicabilità di tale deduzione dovrà essere coordinata con eventuali aiuti sociali di cui il contribuente o un membro della sua famiglia dovesse beneficiare al fine di evitare cumuli.
Il carattere sociale, e non generale, della deduzione proposta è sottolineato, inoltre, dalla fissazione di un tetto massimo in termini di reddito netto ai fini dell’aliquota del contribuente sorpassato il quale il contribuente non ha diritto alla deduzione per canone d’affitto: tale limite ammonta a 100'000 franchi per contribuenti con figli oppure persone bisognose a carico, e 75'000 franchi per gli altri contribuenti