Ticino

Mafie in Ticino, tra passato e presente

Il 16 settembre si terrà all’Usi di Lugano il primo convegno pubblico dell’Osservatorio ticinese sulla criminalità organizzata

(Ti-Press)
2 settembre 2021
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Quanto è radicata, in Svizzera, la criminalità organizzata italiana? E quanto sono efficaci gli strumenti di contrasto oggi esistenti a livello legislativo? Sono due degli aspetti che si intende approfondire con il convegno intitolato ‘Tracce della criminalità organizzata in Ticino tra passato e presente’, in programma giovedì 16 settembre 2021 (17-19) nell’Aula magna del Campus Ovest dell’Usi a Lugano.

La conferenza, inserita nell’ambito dei festeggiamenti per il 25esimo dell’Università della Svizzera italiana, è il primo convegno promosso dall’Osservatorio ticinese sulla criminalità organizzata (O-TiCO), nato nel gennaio scorso.

Nella serata, dopo i saluti istituzionali della professoressa Federica De Rossa (direttrice dell’Istituto di diritto dell’Usi) e l’introduzione della professoressa Annamaria Astrologo (responsabile accademica dell’O-TiCO), interverranno due relatori di eccezione: un magistrato svizzero e una procuratrice italiana. 

Il giudice Roy Garré, presidente della Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale, approfondirà i profili dell’art. 260ter del Codice penale svizzero, ripercorrendone l’evoluzione dalle origini a oggi.

La dottoressa Alessandra Cerreti, pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Milano, affronterà invece il tema delle associazioni mafiose italiane e delle loro ramificazioni sul territorio elvetico (in particolare ticinese).

Seguirà la discussione finale, moderata dal giornalista della RSI (nonché responsabile operativo dell’O-TiCO) Francesco Lepori. 

L’evento, promosso con il sostegno dell’Ordine degli avvocati del Cantone Ticino (Oati), si svolgerà in presenza, con un numero limitato di posti in sala e nel rispetto delle disposizioni di protezione in vigore. Per partecipare occorre iscriversi tramite il formulario disponibile alla pagina www.usi.ch/it/feeds/15675. Alla stessa pagina sarà anche pubblicato il link per assistere in streaming al convegno.