Dimissiona il capo della Sezione dello sviluppo territoriale. Non avrebbe condiviso la recente riorganizzazione con la nascita della sezione 'Natura e biodiversità'
Terremoto al Dipartimento del territorio diretto da Claudio Zali. Si è dimesso il capo della Sezione dello sviluppo territoriale Paolo Poggiati. Stando a quanto appreso dalla ’Regione’, l’alto funzionario del Cantone ha rassegnato le dimissioni per la fine del prossimo febbraio. E le avrebbe rassegnate non condividendo la recentissima riorganizzazione decisa dal consigliere di Stato leghista che ha portato all’istituzione di una Sezione: una nuova sezione, attribuita alla Divisione dell’ambiente, denominata ’Natura e biodiversità’, nella quale è stato inserito anche l’Ufficio della natura e del paesaggio, finora sotto la Sezione dello sviluppo territoriale appartenente alla Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità. Un ’trasloco’ che Poggiati non avrebbe digerito.
Originario della Leventina ma residente da tempo nel Mendrisiotto, nel Comune di Breggia, Poggiati, 62 anni, architetto paesaggista, è alle dipendenze dell’Amninistrazione cantonale dal 1990, dopo aver lavorato in proprio per alcuni anni come consulente nella pianificazione locale. Nel maggio del 2011 è stato nominato dal Consiglio di Stato alla testa della Sezione dello sviluppo territoriale, dopo aver diretto l’Ufficio della natura e del paesaggio.
La decisione dei vertici del Dipartimento del territorio di dar vita alla Sezione natura e biodiversità, decisione di cui è si è saputo dal 'Bollettino ufficiale delle leggi' del 16 luglio, ha sollevato interrogativi dentro e fuori i palazzi dell'Amministrazione. Alcuni li pone l’Udc con un’interrogazione inoltrata il 20 luglio da Daniele Pinoja per il gruppo parlamentare. Fra i quesiti posti al Consiglio di Stato: "Era veramente necessaria un'operazione di questo genere?"
E chi dirigerà la nuova Sezione? Il concorso è uscito il 16 luglio, lo stesso giorno nel quale sul Bollettino delle leggi è apparsa la novità: la Sezione natura e biodiversità. Un concorso interno all’Amministrazione. Un concorso lampo: è infatti scaduto lunedì 26. Rumors indicano in Luca Veronese, oggi capo dell’Ufficio del coordinamento e dell’informazione nonché collaboratore personale di Zali, il futuro responsabile della nuova Sezione. Secondo nostre informazioni, per le posizioni dirigenziali Zali avrebbe comunque sempre optato per concorsi interni, puntando così sulle risorse umane presenti in seno al Dipartimento. Tornando alla neonata Sezione, il concorso si è sì chiuso, ma il governo non ha ancora proceduto alla designazione del suo capo. Si vedrà.
Sempre secondo nostre informazioni, qualche anno fa Poggiati avrebbe manifestato al direttore del Dipartimento l'intenzione di far capo al prepensionamento. Probabilmente la recente riorganizzazione ha indotto l'alto funzionario a rompere gli indugi, ovvero a rassegnare le dimissioni. Contattato dalla 'Regione', Poggiati preferisce non rilasciare dichiarazioni, non ora. Insomma, non è questo il momento delle esternazioni.
Molti gli incarti che lo hanno impegnato in questi trent'anni e passa al Dipartimento del territorio. Incarti che hanno scritto la storia del territorio cantonale e ne hanno rivelato i cambiamenti. Balza all’occhio un’annotazione ‘storica’ che accomuna gli esordi alla fine di carriera di Poggiati. Entrambi i momenti sono stati accompagnati, suo malgrado, dalla polemica. Scelto per le sue competenze - nasce come detto architetto paesaggista - dall’allora direttore del Dt Marco Borradori per guidare la Sezione dello sviluppo territoriale, Poggiati era con altri funzionari pubblici iscritto nella famigerata lista di proscrizione del ‘Mattino della Domenica’ e figurava tra i nomi da epurare. Oggi è lui ad andarsene chiudendosi la porta alle spalle.