Il Consiglio di Stato propone in particolare cambiamenti per i bambini e l'adeguamento al quadro federale per quanto riguarda il rilascio delle patenti
Il Consiglio di Stato ha approvato il messaggio per alcune modifiche alla Legge cantonale sulla pesca e la protezione dei pesci e dei gamberi indigeni del 26 giugno 1996 da sottoporre per competenza al Gran Consiglio. Le principali modifiche riguardano le novità per i ragazzi fino a 8 anni, l'adeguamento ai criteri di abilitazione alla pesca dilettantistica agli standard federali, la formazione di base e continua dei guardapesca e del personale dell’Ufficio della caccia e della pesca e un chiarimento sull’impiego di natanti o mezzi analoghi nell’esercizio della pesca. ”Si tratta di modifiche ampiamente condivise con i portatori di interesse e avallate dalla Commissione consultiva sulla pesca”, si legge nel comunicato stampa diramato dal Cantone.
L’attuale legge prevede che i bambini e i ragazzi fino all’età di 13 anni possono esercitare la pesca in possesso del solo libretto di statistica. Quest’ultimo deve essere debitamente compilato prima della battuta di pesca e alla sua conclusione e ciò implica attualmente che anche bambini non ancora in grado di pescare e di scrivere autonomamente sottostanno agli stessi doveri dei pescatori adulti. Inoltre, essendo la pesca un’attività che si svolge in ambienti potenzialmente pericolosi e che prevede l’impiego di ami, forbici, ecc., è ragionevole ritenere che per semplici ragioni di sicurezza la stessa non possa essere esercitata dai più giovani in modo indipendente. Si propone quindi di esentare i bambini fino a 8 anni dal possesso sia della patente sia di un libretto di statistica personale, permettendo loro di esercitare la pesca unicamente se accompagnati da un sorvegliante maggiorenne titolare di una valida patente.
La modifica proposta consente di adeguare il quadro ticinese a quello federale, uniformando i criteri di abilitazione alla pesca dilettantistica a quelli di tutti gli altri Cantoni mediante l’adozione dello standard SaNa quale attestato di competenza federale. Molti pescatori sono già in possesso di questo certificato e da qualche anno tutti coloro frequentano i corsi di introduzione alla pesca sono tenuti ad ottenerlo. Oltre a ciò, un periodo transitorio di tre anni successivi all’anno di entrata in vigore della modifica della legge, garantirà ai pochi pescatori che ne sono sprovvisti il tempo necessario per ottenere la certificazione SaNa, garantendo loro la possibilità di continuare a staccare patenti di lunga durata in questo periodo.
Al momento dell’elaborazione del testo di legge vigente, continua il comunicato stampa diramato dal Cantone, si riteneva che la formulazione adottata sui natanti non lasciasse spazio all’interpretazione in fase di applicazione. “Ciononostante – si legge nella nota – a fronte delle molteplici richieste di chiarimento da parte dei pescatori e su desiderata della stessa Federazione ticinese acquicoltura e pesca, il Consiglio di Stato ha ritenuto opportuno specificare che tutti i dispositivi di galleggiamento che permettono al pescatore di addentrarsi in acque più profonde di quelle normalmente guadabili, sono da considerare come natanti ai sensi della legislazione cantonale in materia di pesca. In questa categoria rientrano pertanto anche i mezzi non immatricolati e sprovvisti di motore quali belly boats, stand-up paddles, canotti gonfiabili, salvagenti e affini”.
La formazione di base e il perfezionamento professionale – si legge ancora nella nota – “sono di primaria importanza per svolgere i propri compiti in modo efficace, competente ed efficiente”. L’istruzione dei guardapesca e dei funzionari è assolta sia internamente all’Amministrazione cantonale, sia facendo capo agli enti nazionali competenti quali l’Associazione Svizzera Guarda Pesca (Asgp). Nella fattispecie, l’elevato livello della formazione veicolato dal Certificato federale di guardapesca Asgp è riconosciuto e sostenuto dal Cantone già da diversi anni, al punto che l’ottenimento di questo diploma rappresenta un requisito richiesto per la funzione di guardapesca. Il governo ”ritiene pertanto opportuno adeguare i contenuti la legge includendo specificatamente i compiti legati alla formazione del personale, al pari di quanto già previsto dalla legislazione sulla caccia”.