Così la Piattaforma nazionale 'Vecchiaia senza violenza'
Se ne parla ancora poco, eppure è una realtà, una realtà preoccupante. Lo scorso anno sulla piattaforma nazionale 'Vecchiaia senza Violenza' sono stati registrati 200 casi sospetti di maltrattamenti nei confronti di persone anziane. Domani sarà la Giornata mondiale contro gli abusi sugli anziani: una giornata "più importante che mai per fare in modo che questo tema non sia più visto come un tabù nella nostra società", sottolinea in un comunicato 'Vecchiaia senza Violenza', nata dalla collaborazione fra tre organizzazioni: alter ego Svizzera romanda, Pro Senectute Ticino e Moesano e Unabhängige Beschwerdestelle für das Alter Uba. 'Vecchiaia senza Violenza' considera urgente un programma nazionale per prevenire la violenza nei confronti degli anziani e in tal senso esorta "il Consiglio federale e i Cantoni" a metterlo in atto.
Ciò che avviene di nascosto, durante i periodi di crisi, come una pandemia, "lo resta ancor di più", sostiene la Piattaforma. I casi registrati fin qui sulla stessa Piattaforma nazionale hanno riguardato principalmente "abusi e atti d’incuria di tipo psicologico, finanziario e fisico". Le vittime sono state per la maggioranza "donne sopra gli 80 anni". 'Vecchiaia senza Violenza' ritiene che "parallelamente alla realizzazione di strutture specializzate, le autorità possono affinare la loro consapevolezza circa questi temi, approfondire le informazioni già disponibili e, di concerto con gli altri attori sulla scena, avviare attività e progetti concreti per migliorare la situazione delle persone anziane vittime di violenza".
La Piattaforma si dice convinta che "la concomitanza dell’attuazione di un programma statale d’incentivazione che raggruppi gli stakeholder rilevanti e della costruzione di un centro di competenza sia un’occasione unica per compiere progressi importanti per la prevenzione della violenza nei confronti delle persone anziane in Svizzera". La Confederazione e i Cantoni, prosegue la nota stampa, "non possono perdere quest’opportunità e, una volta conclusa la pandemia, devono destinare consapevolmente le risorse necessarie su questo fronte".