Giornata di sensibilizzazione domani in tutto il Cantone. Si ritorna in piazza a 30 anni dal primo sciopero femminista
Cinquant’anni dal diritto di voto alle donne, 40 anni dall’articolo costituzionale sull’uguaglianza tra uomo e donna; 30 anni dal primo sciopero delle donne e 25 anni dall’introduzione della legge sulla parità dei sessi. Domani si ricorderanno, nelle strade e nelle piazze ticinesi, tutti questi traguardi. Eppure, ricorda un volantino dell'Ocst donna-lavoro, la disparità salariale è in aumento, come pure la disoccupazione e la sottoccupazione femminile; la riforma dell’Avs prevede l’aumento dell’età di pensionamento a 65 anni per le donne; le condizioni di lavoro sono inadeguate e troppe donne abbandonano precocemente la professione perché difficilmente conciliabile con gli impegni familiari.
Per tutte queste ragioni domani le donne, unite nel collettivo ‘nate il 14 giugno’ scenderanno ancora in piazza. Si inizierà alle 10 con una azione di sensibilizzazione rivolta alle giovani e ai giovani delle scuole medie superiori a cura di Ocst donna-lavoro
Sempre alle dieci il sindacato Unia in viale Stazione a Bellinzona parlerà di ‘Rispetto! Salari migliori, pensioni migliori’. A seguire, alle 12, un pic-nic femminista in Piazza del Sole. Si è invitati a portare il pranzo al sacco e una sedia o una coperta “per un momento di condivisione femminista”, si legge nel programma. Sempre in Piazza del Sole Katya Troise e Francesco Mariotta del collettivo 'nate il 14 giugno’ sensibilizzeranno sulla violenza domestica. ‘Cucù, sono a casa! il titolo emblematico del loro intervento. Nel pomeriggio ci saranno altri momenti di riflessione e ascolto. Alle 18, infine, ci sarà il corteo e manifestazione unitaria con partenza in Piazza del Sole e arrivo in Piazza del Governo a Bellinzona.