Il progetto ‘Dialogue en Route’ propone attività e visite guidate che mirano al dialogo fra persone di fede e cultura diverse. L’incontro online alle 20
Sono giovani e con la voglia di contribuire a una società più inclusiva dando spazio a tematiche culturali e religiose. Sono le guide del progetto nazionale ‘Dialogue en Route’, che propone visite per gruppi e classi di scuola in Ticino dal 2018. «È un programma ideato da ‘Iras Cotis’, comunità di lavoro interreligiosa in Svizzera e rete nazionale che mira allo scambio tra persone di fede e background culturale diversi», ci spiega Ambra Ostinelli, 25 anni, co–coordinatrice, insieme a Tatiana Roveri, del progetto per la Svizzera italiana. Un’opportunità per adolescenti e adulti di confrontarsi con questioni legate al vivere insieme e toccare temi religiosi poco trattati a causa, spesso, della loro complessità. Fra le varie offerte, anche la visita al museo Vincenzo Vela di Ligornetto, completata dallo scambio con un gruppo di giovani minori non accompagnati che hanno un passato migratorio.
Momenti arricchenti per i partecipanti, ma soprattutto per le giovani guide, che hanno occasione di fare un’esperienza lavorativa, prendere parte a un progetto e ricevere una formazione certificata in comunicazione interculturale da un’alta scuola pedagogica. «Siamo sempre alla ricerca di ragazzi e ragazze, indicativamente tra i 18 e i 25 anni, ma non è facile – prosegue la co–coordinatrice –. Le visite avvengono in Ticino e molti giovani di questa fascia d’età si trovano nelle città universitarie per gli studi. In ogni caso si tratta di un impegno flessibile e gratificante. I ragazzi si sentono parte di qualcosa, ricevono un piccolo salario e danno un contributo concreto nell’organizzazione di eventi o attività di cui loro stessi potranno beneficiare». Attualmente la rete di guide per il Ticino è composta da sette giovani di confessione diversa e non religiosi, un team dinamico di ragazze e ragazzi dalle riflessioni consapevoli e spinti da una forte curiosità”.
Le visite sono solo una parte del progetto, Dialogue en Route promuove anche workshop per le giovani guide e tavole rotonde. Di queste ultime, in Ticino, ne viene organizzata una all’anno: «L’obiettivo è di creare uno spazio di dialogo per la riflessione su temi di attualità nel campo della convivenza. Questo insieme a diversi attori coinvolti, come esperti esterni, guide e partner del progetto. Viene poi pubblicato un piccolo testo che riassume gli aspetti sollevati dall’incontro e le proposte discusse», spiega Ambra Ostinelli.
Il progetto, senza scopo di lucro, si finanzia tramite il costo simbolico delle visite, i contributi di Iras Cotis, finanziamenti pubblici e programmi d'integrazione e viene inoltre patrocinato dalla Commissione svizzera per l’Unesco. «Utilizziamo anche lo strumento del crowdfunding, che ci permette di aiutare le classi che faticano a pagare le visite», aggiunge Ambra Ostinelli. Oltre al compenso per le guide, nel prezzo delle attività è compreso quello per l’eventuale entrata e visita accompagnata nei musei. «Noi organizziamo le attività e offriamo del materiale didattico gratuito, ma non siamo mai i responsabili del luogo d'interesse che andiamo a visitare. Abbiamo sempre dei partner, che possono essere enti culturali o associazioni religiose o confessionali, che concretamente accolgono il gruppo di visitatori».
Perché è così importante avere un progetto simile in Svizzera e nel nostro cantone? «Il nostro è un Paese multiculturale e plurireligioso – prosegue co–coordinatrice –, e la diversità confessionale è in costante evoluzione, come si evince dal rapporto del 2019 sulla lingua, la religione e la cultura dell’Ufficio federale di statistica. In Ticino è magari meno visibile rispetto ad altri cantoni con città più grandi, ma è presente. Quello delle religioni o delle confessioni è un tema che spesso viene interpretato come qualcosa che concerne unicamente la sfera privata. Noi vogliamo invece portarlo alla luce creando un dialogo trasversale e legato all’attualità».
L’offerta di attività di Dialogue en Route è consultabile sul sito internet www.enroute.ch e verrà presentata domani sera alle ore 20 durante un webinar informativo sulla piattaforma Zoom. Gli accessi per partecipare all’incontro si possono ottenere inviando una mail a ambra@enroute.ch.