Ticino

Giornaliere Ffs, il governo non ritiene opportuno intervenire

Interrogazione di Cedraschi, il Consiglio di Stato: si sta comunque lavorando allo sviluppo di una nuova offerta esclusiva a favore di Comuni e Città

18 maggio 2021
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Il Consiglio di Stato "non ritiene necessario e opportuno intervenire in un processo in atto e per il quale non è ancora definita la soluzione che sostituirà il prodotto Flexicard". Ciò detto, "riteniamo sia nell'interesse di tutti gli enti pubblici - Comuni, Cantoni e Confederazione -, ma anche delle imprese di trasporto e delle comunità tariffali, di mettere a disposizione degli utenti prodotti tariffali attrattivi e concorrenziali anche in futuro così da promuovere la mobilità pubblica".  Il governo risponde in questi termini all'interrogazione di Alessandro Cedraschi. Il deputato del Plr chiedeva all'Esecutivo cantonale di fare pressione sulle Ffs e Alliance SwissPass (Asp) affinché rivedano la decisione di abolire alla fine del 2023 la vendita di carte giornaliere (prodotto Flexicard) del Servizio diretto nazionale da parte dei Comuni, carte giornaliere particolarmente apprezzate, sottolineava il parlamentare, dall'utenza ticinese.

La decisione, ricorda il Consiglio di Stato, "scaturisce da un'analisi costi/benefici eseguita da Asp quale associazione mantello competente sia per il Servizio diretto nazionale (tariffa a livello svizzero) che per le diciotto comunità tariffali". Tuttavia Asp, Associazione svizzera delle città e Associazione svizzera dei comuni "stanno già lavorando allo sviluppo di una nuova offerta esclusiva a favore di Comuni e CIttà a partire dal 2024". Ulteriori informazioni al riguardo "verranno comunicate a tempo debito".

In ogni caso, aggiunge il governo, il Dipartimento del territorio "segue con attenzione l'evoluzione" del tema e i suoi servizi "sono in contatto con gli enti nazionali citati con l'auspicio che venga trovata una soluzione adeguata alle esigenze".